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Su Sky “We Are Who We Are”: siamo ciò che siamo
Il manifesto della libertà di espressione diretto da Luca Guadagnino arriva su Sky e in streaming su NOW TV dal 9 ottobre.
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La firma di un maestro del cinema

Dopo averci fatto appassionare al grande cinema con i suoi racconti e ritratti intimistici, Luca Guadagnino – già candidato agli Oscar, ai Golden Globe e ai BAFTA – debutta finalmente sul piccolo schermo. “We Are Who We Are”, la nuova serie Sky Original (coprodotta con HBO) dal 9 ottobre e per 8 episodi ci terrà incollati allo schermo per seguire le vicende di Fraser e Caitlin – due adolescenti alle prese con i primi amori, le avventure, l’amicizia e la scoperta della propria identità.

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WAWWA, per una libera espressione di sé

Identità, appunto, il tema centrale di questa serie che Guadagnino indaga in modo autorevole. E lo fa raccontando proprio il momento più delicato ed emozionante della ricerca di “chi siamo”: l’adolescenza. La fase che ogni ragazzo sente come cruciale e determinante e “fluida” al contempo – come se il giudizio ne rimanesse sospeso, destinato a un “poi” lontano. Quella che raccoglie tutte le innumerevoli prime volte della vita quasi-adulta e uno spazio temporale da dedicare alla scoperta di sé. “We Are Who We Are” è un racconto di formazione, ma anche il manifesto di un’idea ben precisa di identità: siamo ciò che siamo, con grande apertura verso la vita e le sue infinite forme. Da qui, l’acronimo WAWWA, che fa riferimento alle scelte piccole e grandi del quotidiano e al rispetto e all’espressione di ognuna di esse – liberi di essere ciò che si è.

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Fraser e Caitlin: una connessione profonda 

Guadagnino torna a mixare con arte i suoi luoghi del cuore – l’Italia e l’America – e sceglie una base militare americana in Italia come set per raccontare la sua storia. Fraser (Jack Dylan Grazer), figlio di Maggie (Alice Braga) e Sarah (Chloë Sevigny), entrambe in servizio nell’esercito con ruoli diversi, è un quattordicenne di New York trasferitosi da poco in una base militare statunitense in Veneto. È timido, riservato e solitario finché incontra Caitlin (Jordan Kristine Seamón) – una ragazza popolare, piena di amici, sicura e decisa – con cui instaura un legame di amicizia forte e indissolubile. Anche lei non si rivela quella persona “tutta d’un pezzo” che sembrava essere: nasconde fragilità e insicurezze dovute alle trasformazioni del suo corpo, che percepisce a volte come qualcosa che non le appartiene. Attorno al loro (profondo e tormentato) rapporto, si sviluppano trame ed eventi che toccano i grandi temi esistenziali della crescita, l’amore, l’amicizia, il tradimento, la religiosità.

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Alla ricerca dell’autentico “sé”

È soprattutto il tema della libera espressione della propria identità sessuale a tornare più e più volte al centro del discorso – indagato anche attraverso il rapporto fra i due genitori di Fraser. Maggie e Sarah sono sposate, ma non così felicemente come si potrebbe sperare. C’è chi, come Maggie, sente emergere una sottile allusione a differenze di classe o chi, come Sarah, vede in se stesso l’unico custode della (seppur conflittuale) relazione con i propri figli. Insomma, più ci si addentra alla scoperta del loro – e del nostro – universo, meno importanza acquisisce ogni “etichetta”. Vale solo quel che si vive autenticamente.

La storia di “We Are Who We Are” è in onda su Sky dal 9 ottobre e in streaming su NOW TV.

 

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