Stefania Nobile, figlia di Vanna Marchi: “Ho truffato, ma ho pagato le mie colpe”
L'ospite più attesa della puntata del 27 ottobre di Domenica Live è Stefania Nobile, figlia di Vanna Marchi, che già in settimana ha raccontato la sua verità a Lucignolo e l'intervista in quella sede è stata oggetto di critiche visto che ha espresso il desiderio di ritornare in tv insieme a sua madre. Decisa a difendersi nei confronti di quanti, a suo dire erroneamente, hanno accusato lei e sua madre di aver truffato per miliardi di euro ignari italiani, la Nobile, visibilmente debilitata dalla malattia ma forte come una tigre quando si è trattato di difendere i suoi diritti, ha rivelato i lunghi mesi di carcere e il dolore per la separazione da sua madre Vanna, che attualmente sta scontando il resto della sua pena lavorando nel bar del compagno di Stefania. Ammette le sue colpe ma non ci sta a passare per l'unica colpevole della vicenda che ha travolto l'intera azienda, composta da 26 persone compresa lei e sua madre, esordisce infatti affermando:
Non ho mai detto di essere innocente. Non sono innocente: non ho mai chiesto il patteggiamento e neppure il rito abbreviato. Ho affrontato il mio processo andando a tutte le udienze. Almeno merito rispetto per aver scontato la mia pena.
Non si è mai nascosta Stefania Nobile, né l'ha fatto sua madre Vanna Marchi e nel lungo processo che hanno affrontato hanno accettato che vi fossero le telecamere presenti. Dagli studi di Domenica Live la donna vuole puntare il dito contro le incongruenze dell'intero processo, partendo innanzitutto dal fatto che nessuna vittima abbia detto la verità in fase processuale sul perché si fossero rivolte al mago Do Nascimento, a suo dire non perché fossero gravemente malati ma perché desiderosi di legare a sé un amante con pozioni magiche, o per la necessità di scoprire il padre del bambino che portavano in grembo:
Io non ho mai sentito nessuno venire nella nostra aula di tribunale e dire che era andato dal mago Do Nascimento perché aveva l’amante. Ho affiancato il maestro per anni e so che la gente si rivolge ai maghi perché ha un amante, o magari più di uno. Nessuno, però, ha mai detto in tribunale: "Ho chiamato Do Nascimento perché ho l’amante e volevo fare un legamento d’amore". Tutti avevano problemi di salute, tanto che al processo le aule di tribunale erano diventate un lebbrosario.
"Nessuna vittima ha portato le prove dei soldi versati" – Stefania Nobile sottolinea anche che tutte le vittime siano state credute dal giudice sulla parola, nessun segno o traccia dei soldi che sono stati versati all'azienda:
Nessuno ha potuto portare le prove dei soldi che aveva dato al mago, ma sono stati tutti creduti.
La figlia di Vanna Marchi vuole inoltre puntare l'attenzione sulla condizione dei penitenziari, sottolineando anche il forte legame con sua madre e sulla solidarietà tra compagne di cella. Eppure Stefania Nobile riporta, con dolore, degli esempi precisi di quella che definisce "la condizione vergognosa delle carceri italiane":
È giustissimo che quando uno sbaglia paghi, ma c’è modo e modo di pagare. Non c’è bisogno di essere trattati peggio delle bestie, in condizioni sanitarie paurose. Sono stata umiliata in tutti i modi possibili. La cella fredda, vai a farti la doccia e ti fanno stare ore senza asciugarti i capelli. Quando ti portano in carcere, ti spogliano, ti rivoltano, ridono tra loro, molti si divertono. Ti mettono in mano una coperta lurida, sporca e schifosa, non credo che questo faccia parte della riabilitazione carceraria. C’è chi si diverte a fare di più. Ricordo una voce che per più notti mi ripeteva: anche i ricchi piangono.
Interviene infine Bruno Vespa in studio, con una telefonata. Era stato tirato in ballo proprio dalla donna nell'intervista visto che, a suo dire, il giornalista avrebbe messo in discussione le sue condizioni di salute. Parte una discussione tra i due e Barbara D'Urso si tiene a distanza da entrambi, cercando di non prendere alcuna posizione, tanto che il giornalista la accusa di non saper gestire i suoi ospiti in studio. "Mi hanno detto che la signora Nobile ha detto che io avrei deriso la sua malattia. Capisco che lei ne abbia passate tante. L'avvocato che la difende da dieci anni dice di non ricordare nulla di offensivo da parte nostra. Abbiamo trattato con severità le signore Marchi perché abbiamo portato in studio le loro vittime. Quando la signora Marchi si è ammalata abbiamo ospitato il suo compagno che attraverso le telecamere Porta a Porta ha chiesto di aiutare la sua compagna ad essere curata bene".