Spot tv omofobo della Chiesa finlandese: i fedeli si sbattezzano, il video
Resisti, non permetterlo! Dice lo slogan della foto, che campeggia su sfondo nero. La diapositiva è messa a fine del video allegato, uno spot tv finlandese, diffuso dalla Chiesa del paese nordico, contro l'omosessualità.
Lo spot è stato preparato ad arte dall'ala conservatrice dell'istituzione religiosa finlandese: sei organizzazioni luterane, nella persona di Nikkarikoski, hanno promulgato la campagna omofoba "Resisti", che vede l'omosessualità come devianza sessuale e sirena suadente e ingannatrice della società.
Nel video vediamo una giornalista che intervista Annin: la donna, la cui immagine è oscurata, a sottolineare che si vergogna del suo passato, racconta della parentesi bisessuale e del ritorno sulla retta via grazie al Vangelo e ai comandamenti. Lo spot vuole insomma elevare la parola di Dio a voce salvifica nella perdizione della società, quale l'omosessualità, ancora una volta definita peccato e perversione umana. Il racconto di Annin sembra un racconto di guarigione e un inno alla salvezza, ad opera della Chiesa.
Non è la prima volta che la Chiesa finlandese si mostra così reticente nei confronti degli "amanti senza sesso": i fedeli non ne possono più da tempo e in questi giorni sono migliaia i casi di persone che si stanno addirittura sbattezzando, perchè non si riconoscono nei pensieri pregiudiziali e conservatori della loro istituzione religiosa. Il consenso alla Chiesa luterana finlandese è in crisi da tempo, sin da quando la posizione omofoba si è mostrata netta e inamovibile. Inoltre, il rappresentante della congrega autrice dello spot non ha fatto nessun passo indietro, anzi ha calcato la voce sulla questione, ribadendo che l'intento dello spot è giustissimo, quanto il suo contenuto.
La posizione omofoba luterana arruola seguaci anche in Italia, in esponenti clericali del cristianesimo e della politica, ma non abbiamo mai assistito a spot tv o propagande che si stabilissero su posizioni di questo genere, anche se l'opposizione all'omosessualità in Italia è velata, ma c'è. E vi fece riferimento Vendola a Vieni via con me. Sono importanti i riferimenti alla cronaca, come il caso che vide un prete negare l'eucarestia ad un gay dichiarato o l'opposione al maestro di religione omosessuale, giudicato inadatto ad insegnare Ed. sessuale ai suoi alunni. Questi e tanti altri episodi fanno luce sull'Italia omofoba, che rappresenta una parte del tutto. Le frontiere mentali si stanno in realtà aprendo e il razzismo sembra sopraffatto da spiragli di tolleranza e rispetto.
Certo la decisione dei finlandesi di sbattezzarsi è esagerata: in fondo bisogna prestare cuore e orecchie alla parola del proprio Dio, eterna e incorruttibile, non a quella fallace dei suoi rappresentati terreni, e soprattutto il pensiero deve essere filtrato dalla coscienza. Ma per quanto non condivisibile, una scelta umana e spontanea è rispettabile.
Comunque, se i finlandesi si indignano per uno spot omofobo, la televisione italiana lo fà per il suo contrario: la censura dello spot lesbo dealla Twingo ne è la dimostrazione. Ma non facciam di tutta l'erba un fascio: c'è una parte d'Italia, una parte di mondo, una parte di noi che ama il prossimo suo come sè stesso, soprattutto l'omosessuale.