Spot Tim 2011: Neri Marcorè, Bianca Balti e Marzocca conquistano il pubblico
Da circa un mese lo spot della Tim ha cambiato testimonial scatenando un mare di polemiche. L'idea di rinunciare alla bellissima Belen Rodriguez e anche a Christian De Sica è sembrata a molti veramente un suicidio in termini di appeal nei confronti dello spot soprattutto dopo il successo dell'argentina a Sanremo. Ma la Tim evidentemente sapeva il fatto suo e imperterrita ha continuato la sua linea di condotta che l'ha portata a scegliere tre volti "nuovi" per il suo spot.
Belen è stata sostituita da Bianca Balti, il posto di De Sica è stato preso da Neri Marcorè e in più c'è l'aggiunta di un terzo testimonial che è Marco Marzocca, il noto Ariel di Zelig.
Leggendo velocemente questi nomi ci si rende conto che la Tim ha deciso di discostarsi molto dalla tipologia dello spot precedente in cui Belen mostrava tutte le sue grazie e ammiccava per convincere, non si capisce bene come, sulla convenienza e la qualità dei prodotti e delle offerte della compagnia telefonica.
Nei nuovi spot sono stati accantonati abiti succinti e location esotiche e i testimonial danno il viso a personaggi importantissimi per l'arte italiana: Marcorè interpreta Leonardo da Vinci e Bianca Balti è Monnalisa che, con divertente accento toscano, è stufa di star ferma in posa per il quadro del celebre pittore; Marco Marzocca è invece l'aiutante di Leonardo che consiglia il maestro su come risolvere alcuni problemi relativi al suo lavoro e la soluzione la si trova, ovviamente, utilizzando i servizi del gestore telefonico che promuovono, questo per dimostrare che se Leonardo nel Rinascimento avesse avuto a disposizione la tecnologia e gli ultimi sistemi di comunicazione avrebbe avuto una carriera più semplice.
Gli spot ripercorreranno in modo divertente le esperienze dei grandi personaggi italiani che hanno reso l'Italia grande nel mondo sia nell'arte, che nella cultura che nella scienza.
Il nuovo spot Tim sta riscuotendo molto successo contro ogni pronostico e questo forse testimonia un cambiamento di interessi del popolo italiano meno morbosamente legato alle curve della bellezza da calendario di turno e più propenso a divertirsi con uno spot allegro, piacevole e familiare da poter commentare anche con i bambini a tavola (cosa che con gli spot di Belen non si poteva fare).
Una scelta vincente per la Tim che riesce sempre ad anticipare i gusti degli italiani che, pur continuando ad amare Belen non solo per le sue curve da capogiro ma anche per il suo talento, hanno apprezzato la svolta più casta e familiare dello spot Tim.