Mettiamola in questo modo: che non si tratti esclusivamente della ricerca finalizzata allo sviluppo e alla lettura del comportamento degli spettatori in relazione ai nuovi media, lo si può intuire dall'affermazione di Eric Gerritsen, vice presidente esecutivo di Sky Italia per la Comunicazione e gli Affari istituzionali. Oltre ad aver definito l'Auditel "una macchina d’epoca, nata nell’era analogica, che faticosamente viene adattata alle nuove stagioni della comunicazione", ha aggiunto letteralmente queste parole nella dichiarazione rilasciata a La Repubblica:

Secondo Auditel, il 39 per cento dei nostri spot pubblicitari ha un pubblico pari a zero. Non li guarderebbe nessuno perché vanno in onda su piccoli canali dall’ascolto insignificante, sempre nelle stime di Auditel. ‘Smart Panel’ ci rivela che la percentuale di spot a pubblico zero sarebbe molto più bassa, intorno all’8 per cento.

Insomma, si può intuire che non c'è poi chissà quale fiducia da parte di Sky nei confronti di un sistema di rilevazione del seguito di un canale, soprattutto se quel sistema è gestito da Rai e Mediaset. Ed ecco che, secondo quanto afferma questa mattina Repubblica in esclusiva, l'emittente di Rupert Murdoch si starebbe ulteriormente attrezzando per scalzare il potere assoluto delle generaliste e sviluppare una sensibilità di percezione differente del pubblico del piccolo schermo. Da fine 2013 il quotidiano diretto da Ezio Mauro sostiene che Sky si sarebbe messa segretamente in contatto con 10mila famiglie abbonate al fine di poterne monitorare l'utilizzo televisivo. Ecco qui la prima differenza sostanziale con l'Auditel: un minore margine d'errore. Il sistema storico monitora infatti un totale di 5127 famiglie di cui 1039 abbonate a Sky, con un totale di 10.520 People Meter, così da poter controllare più televisori all'interno di una sola abitazione.

Che cos'è Smart Panel?

Il sistema di controllo di Sky passa attraverso l'installazione di decoder speciali sui quali viene montato il cosiddetto Smart Panel, strumento in grado di andare oltre ciò che il sistema di misurazione Auditel fa in questo momento, ovvero la visione in mobilità, intesa come online, tramite smartphone e tablet, compresa l'applicazione Sky Go. Ma non solo, perché il Panel avrebbe altre due peculiarità in grado di rendere i dati meno generici: la prima è la capacità di rilevare la quantità di download di serie tv dal web (l'Auditel lo fa ma si limita a registrare i contenuti visualizzati entro una settimana dal download stesso); la seconda è forse la più interessante e ambiziosa, che apre anche ad un altro ambito di riconoscimento della platea televisiva, vale a dire il tentativo di intercettare il grado di coinvolgimento dello spettatore, che durante la visione potrebbe ad esempio utilizzare il suo smartphone per cercare qualcosa di inerente a ciò che sta vedendo, o magari utilizzare Twitter e i social network per commentare il programma stesso.

Lo studio

Una questione molto più complessa e in fase sperimentale quest'ultima, esposta da Cosa Conta, uno studio che Sky ha affidato alla Fondazione Rosselli, scritto da Monica Sardelli e Federico Tarquini con introduzione di Francesca Traclò, nel quale si fa particolare riferimento all'enorme flusso di attività social sviluppatesi durante l'ultimo Super Bowl (i tweet sulla gara e sugli spot sono stati 25,3 milioni). Un tipo di attività che potrebbe essere sperimentata in relazione a programmi come X Factor e Masterchef, solitamente in grado di generare una grande mole di interazioni.

I compensi alle famiglie

In ultima istanza, ancora una differenza tra i due sistemi sta nel compenso offerto alle famiglie che hanno accettato di essere monitorate: dove l'Auditel dona un omaggio annuale, come set di valige o elettrodomestici, Sky procede a buoni sconto per negozi di elettrodomestica di 50 euro una tantum dopo 6 mesi. Cosa dire, se la corsa di Sky pareva battere una strada completamente diversa da quella generalista, è il caso di dire che se questo strumento dovesse rivelare qualcosa di nuovo, per Mediaset e Rai diventerebbe un problema ancor più serio di quanto già sia.