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Sky ci racconta la crisi spagnola, la fiesta sembra proprio finita

Al prgramma di approfondimento Sky si affronta il tema della crisi che sta investendo gli iberici. E’ un tema delicato qui in Italia, per noi che siamo strettamente legati alle loro sorti.
A cura di Andrea Parrella
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Per Jetlag, Sky Tg24 ha trasmesso nella giornata di ieri un interessante documento relativo alla crisi spagnola, realizzato da Tiziana Prezzo. In un periodo come quello che stiamo vivendo è assolutamente impossibile non porsi i dubbi che la giornalista Sky ha ritenuto necessario provare a svelare. Ogni giorno, a sentire il nome della Spagna, percepiamo un senso di latente sicurezza, certi, come dicono i giornali, che sino a che non ci sarà un tonfo iberico, noi possiamo contare sulla sicurezza di scampare il pericolo.

E però non si capisce cosa voglia dire, per quale motivo in Spagna siano messi peggio di noi, nonostante formalmente, salvo una reazione più dura in senso popolare, non succede nulla di molto diverso da ciò che accade qui da noi. Lo speciale ha avuto il pregio di trattare la questione non fermandosi alla superficie della protesta, non raccontando unicamente gli scontri di piazza, il fenomeno Indignados, non concentrandosi sul concetto cui richiamava l'immagine forte (oramai divenuta celebre) di quella manifestante col capo ricoperto di sangue.

Era invece necessario provare a fare luce sulla rinomata bolla immobiliare, le sue origini, la sua entità. Abbiamo avuto modo di vedere interi quartieri costruiti con l'obiettivo di essere popolati da decine di migliaia di persone, luoghi al momento vuoti, semi deserti a causa dell'impossibilità seria, per i più, di acquistare una casa. La verità è che, personalmente, credo lo spettatore abbia esigenza di capire da dove venga questa difficoltà. La domanda resta come sia stato possibile mettere in piedi un meccanismo che, visto ora, non può che sembrare malsano sin dall'origine.

Siamo curiosi di sapere, pure, a chi vada attribuita la colpa politica dei provvedimenti cancerogeni che hanno causato la bolla. In Spagna ce la si può prendere con il solo Aznar che ha spinto per primo questa bolla sul piano inclinato? Si può dare la maggior parte della colpa al suo successore Zapatero, che non ha fatto altro che provocare accelerazione? Si può accusare di immobilismo l'attuale governo che pare non saper prendere misure diverse da una potente azione di austerità (ad esempio tagliando le tredicesime statali)? E soprattutto, quante colpe possono essere contabilizzate a qualcosa che di politico non abbia proprio nulla? Di certo in una scarsa mezz'ora non era una risposta facile da dare, Jetlag non ce l'ha data, ma, per gli input che ha lanciato, siamo quasi sicuri che la fiesta è veramente finita. Questo, per le ultime generazioni, è il fatto più anomalo.

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