Simona Ventura: “Non mi vedo in Tv per tutta la vita”
Da alcune settimana è tornata di nuovo in Tv, su Rai2, con Game of Games. Simona Ventura è una presenza inossidabile della televisione, che da sempre dimostra grande elasticità di pensiero e voglia di mettersi in gioco, tentando nuove esperienze come lo è questo nuovo gioco televisivo. La conduttrice si è raccontata al programma radiofonico notturno di Radio2 I Lunatici (da alcuni giorni in onda anche in Tv), parlando di sé a tutto tondo e raccontando l'esperienza di questo programma, che al momento non sta ottenendo risultati di ascolti troppo esaltanti, ma in cui lei dimostra di avere fiducia: "Sta andando bene, è un programma molto innovativo, è un programma all'americana. Anche un po' sadico, anche per quello ho scelto di poterlo condurre".
"ho sempre lanciato nuovi talenti"
La conduttrice si è reinventata più volte, scegliendo sfide ambiziose anche quando avrebbe avuto la possibilità di adagiarsi su un successo acquisito, provando sempre ad accogliere la novità e lanciare nuovi volti. Operazioni che non sono sempre riuscite ma che, appunto, dimostrano quale sia il suo spirito e l'approccio a una professione che non reputa eterna: "Sono una delle poche che lancia nuove persone e che dà l'opportunità a ragazzi giovani di emergere. Io ho una serenità di base, so benissimo che non voglio rimanere lì tutta la vita, ho voglia di fare altre cose, di essere nonna, andare in pensione, vivere in un posto di mare col mio compagno, stare a guardarci l'alba e il tramonto. Delle cose che si fanno quando si raggiunge una certa età. Ho vissuto al meglio le mie varie fasi. Non mi vendo ancora in tv tra 20 anni. Mi vedo dietro le quinte, quello mi piacerebbe molto".
La Tv di oggi secondo Simona Ventura
La conduttrice infine si esprime sul contesto televisivo attuale, un panorama molto cambiato anche in virtù dell'avvento delle piattaforme, che ha modificato il contesto: "C'è un po' meno libertà, ci sono molte piattaforme, ci sono i social, probabilmente meno soldi per fare i programmi nelle generaliste, e questo crea comunque una difficoltà, perché un'idea può essere bella, ma poi servono i soldi per produrla. E non parliamo della pandemia, che ha creato comunque una contrazione e addirittura il fallimento di tante aziende. Però c'è grande desiderio di contenuti".