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Simona Ventura: “Alcune simpatiche colleghe vanno a dire in giro che sono stron*a”

Intervistata da Gay.it, SuperSimo ha chiarito di avere molti progetti con la Rai: la vedremo a Quelli che il calcio, Pechino Express o L’Isola dei Famosi? Sempre senza peli sulla lingua, la conduttrice ha lanciato frecciatine alle colleghe che “si sono divertite a dire in giro che sono una brutta persona. E i boccaloni ci hanno creduto”.
A cura di Valeria Morini
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Simona Ventura è stata scelta scelta come "Persona LGBT dell’anno", riconoscimento che viene attribuito a chi si è fatto notare per la difesa dei diritti delle persone gay, lesbiche, bisessuali e trans. In attesa del premio, consegnatole il 28 giugno al Padova Pride Village, ha parlato della sua attuale carriera televisiva in un'intervista su Gay.it. Colpiscono in particolare le parole sui rapporto non proprio idilliaci che SuperSimo avrebbe con alcune colleghe della tv. Gira voce che una di loro abbia cercato addirittura di impedire che le venisse assegnato il premio. "Non voglio crederci, ma se così fosse sarebbe grave. Molto più grave di quello che si può pensare", ha commentato la conduttrice, che ha quindi parlato delle rivalità nate in questi anni.

Nella mia storia professionale ho avute diverse antagoniste, anche se poi, da una parte ci sono io e, dall’altra, quelle che “venturizzano”. Ho creato, involontariamente, tante piccole creature che tributano la mia carriera ogni giorno e le dirò: ne vado orgogliosa. Vorrà dire che sono un ottimo esempio, e poi la verità è che non ho mai avuto molto tempo libero per stare a pensare a chi mi odia e chi mi ama.

La frecciatina alle colleghe

La Ventura è senza peli sulla lingua, e lancia frecciatine sia a personaggi che sono stati lanciati da lei nel mondo televisivo ("Non tutti mi sono stati riconoscenti, ma poco importa. Se qualche mia collega, oggi, si diverte a chiamare tutti i personaggi che ho lanciato io, vuol dire che ho fatto un ottimo lavoro e che sono sempre stata avanti nelle scelte fatte"), sia verso altre conduttrici, di cui però non vuole fare assolutamente il nome.

Ho delle simpatiche colleghe che si sono divertite a dire in giro che sono una grande stron*a, piuttosto che una brutta persona. E c’è stata gente che, senza avermi mai incontrata, gli ha anche creduto. Poi, conoscendomi, fortunatamente, questi boccaloni, nell’accezione bonaria del termine, si sono ricreduti subito, ma non mi chieda di farle i nomi: non sono come loro.

Non farà l'Isola dei Famosi e Pechino Express

Simona è molto soddisfatta della sua prima edizione di The Voice of Italy, che considera una sfida vinta nonostante gli ascolti non siano stati eccelsi: "Tutti i target di pubblico sono cresciuti esponenzialmente, ho riportato i più giovani davanti la tv e abbiamo fatto il pieno di sponsor, cosa da non sottovalutare. È stato un piccolo gioiello di questa stagione televisiva e io sono molto contenta". Stando alle prime indiscrezioni, sembra che non siano previsti impegni per lei nei mesi autunnali, ma la presentatrice parla invece di "tanti progetti", tutti da scoprire alla presentazione dei palinsesti Rai il 9 luglio. Di certo non la vedremo a Pechino Express né esiste la possibilità di un ritorno sul servizio pubblico dell'Isola dei Famosi: "Ha ancora un anno di contratto con Mediaset e poi non è più il programma, da 40% di share, che facevo io". A questo punto, l'attenzione si sposta sui rumor che la vorrebbero di nuovo al timone di Quelli che il calcio dopo tanti anni. In questo caso, la sua risposta è "No comment!". Una conferma velata?

Contro la violenza verbale della tv

Sull'addio a Mediaset non c'è nessun rimpianto, anche se "Temptation è un programma che mi manca molto, così come il gruppo di Maria". E se in passato era accusata di fare programmi trash, oggi viene rivalutata e, spesso, rimpianta. Anche in questo caso, SuperSimo non risparmia stoccate alla televisione contemporanea:

L’asticella del trash si è abbassata, altro che alzata! Direi che si è alzata, invece, quella della violenza verbale. Nei miei programmi c’erano delle emozioni ed erano comprensibili certe discussioni, ma non si è mai sconfinato e quando è stato fatto sono sempre stati presi i dovuti provvedimenti.

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