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Silvio Muccino: “Non desidero diventare padre, mi piace vivere la vita come un’avventura”

Ospite di ‘Verissimo’, Silvio Muccino ha raccontato la sua nuova vita da scrittore. Inoltre, ha parlato del significato che dà all’amicizia e di come il successo abbia privato la sua adolescenza della leggerezza.
A cura di Daniela Seclì
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Silvio Muccino è stato ospite di ‘Verissimo‘. L'attore e scrittore si è raccontato e ha presentato il suo nuovo libro dal titolo ‘Quando eravamo eroi'. Nell'arte dello scrivere sembra aver trovato la sua dimensione ideale: "Mi definisco cantastorie perché mi piace raccontare storie che facciano emozionare". Una passione coltivata sin da bambino:

"La mia infanzia è stata bellissima, ero molto fantasioso. Vivevo delle avventure e le scrivevo. Il germe del raccontare storie è stato la prima cosa. Se mi avessero chiesto a 6 anni: ‘Cosa vuoi fare da grande?' Avrei risposto ‘Scrivere'. A 6-7 anni ho scritto il mio primo racconto".

Silvio Muccino non avverte il desiderio di diventare padre

La conduttrice ha chiesto a Silvio Muccino: "Ti vedi papà un giorno?". Il trentacinquenne non ha avuto dubbi: "No, lo so che è deludente, dovrei dire di sì. In realtà credo di peccare di una parte da Peter Pan che ancora è così attaccata allo scoprire, a vivere la vita come un'avventura. Certo, romanticamente potrei dire che mi piacerebbe un giorno tramandare qualcosa".

La leggerezza perduta nell'adolescenza

Silvio Muccino ha spiegato che il successo raggiunto quando era ancora giovanissimo gli ha impedito di vivere l'adolescenza con leggerezza: "Nell'adolescenza, per via del successo, mi è mancata la leggerezza. Ero in un meraviglioso carrozzone, ma intorno ai 25 anni mi sono detto ‘Posso continuare a coltivare il mestiere dell'attore ma secondo me non andrò lontano. Oppure posso cominciare a scegliere'". Così ha scoperto la sua personale ‘Isola del tesoro', la scrittura.

L'amicizia e i sensi di colpa

Silvio Muccino, poi, ha parlato di come sia riuscito ad affrontare i suoi sensi di colpa trasformandoli in un'opportunità per migliorarsi: "Il senso di colpa è un sentimento comune che va elaborato e trasformato. Io ne ho avuti molti e ho lavorato per non viverci passivamente accanto ma per trasformarli e essere una persona che quando si guarda allo specchio la mattina sta bene con se stesso". Riguardo all'importanza che dà all'amicizia, infine, ha dichiarato:

"Ho delle nuove amicizie e per nessuno di loro sono Silvio Muccino e questa è una cosa bella e preziosa. Che amico sono? Sono stato un ottimo amico ma anche terribile. Anni fa sono stato egoista e anche egocentrico e concentrato sulla costruzione di Silvio Muccino, credo di aver deluso. Con il tempo sono diventato un buon amico e una persona migliore".

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