1.700 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Shaila Gatta, la velina dei Record: “Fiera di essere di Secondigliano”

Alla fine dell’avventura a Striscia la Notizia Shaila Gatta, assieme alla compagna d’avventura Mikaela Neaze Silva, potrà fregiarsi del titolo di velina più longeva della storia della trasmissione con 903 puntate totali. La velina è napoletana, di Secondigliano, e in un’intervista ha rivendicato l’orgoglio di essere di quel quartiere.
1.700 CONDIVISIONI
Shaila Gatta (LaPresse)
Shaila Gatta (LaPresse)

Alla fine dell'avventura a Striscia la Notizia Shaila Gatta, assieme alla compagna d'avventura Mikaela Neaze Silva, potrà fregiarsi del titolo di velina più longeva della storia della trasmissione con 903 puntate totali. Protagonista nel 2015 14esima edizione di Amici di Maria De Filippi, la ballerina sarà protagonista anche in altre trasmissioni Mediaset e Rai tra cui Tale e Quale Show su Rai1 e Ciao Darwin su Canale 5, fino all'approdo a Striscia.

L'orgoglio di essere di Secondigliano

In un'intervista al Corriere del Mezzogiorno la ballerina ha parlato delle sue origini napoletane e di come sia fiera di essere di Secondigliano, quartiere molto spesso associato, nelle cronache dei media, alla criminalità organizzata. Stereotipo che la ballerina, nata ad Aversa, ha voluto sfatare subito, mettendo in chiaro le cose: "Sono di Secondigliano, e ne sono fiera (…). Nell’immaginario generale Secondigliano è vista come un quartiere difficile, e purtroppo è anche vero. Però, come in ogni realtà del mondo, ci sono anche tanti aspetti positivi che raramente vengono messi in evidenza e che io vedo molto di più di quella piccola parte negativa. Pensi all’accoglienza che non trovi da nessuna parte del mondo".

Perché si chiama Shaila

Il nome, che di napoletano ha molto poco, lo deve alla sorella che quando nacque aveva cinque anni: "Da piccola guardava Non è la Rai e c’era una ballerina che si chiamava Shaila Risolo, di cui era fan. Allora a mia madre, incinta di me, disse che dovevo chiamarmi anch’io così, che sarei stata mora e avrei fatto la ballerina". Da Napoli è andata via per tentare una carriera nel ballo e in tv, cosa che poi è riuscita a realizzare, nonostante all'inizio, soprattutto il padre, era un po' perplesso. Oggi a chi sogna una strada come la sua suggerisce di studiare tanto perché "il talento da solo non basta, va coltivato. E avere pazienza, tanta pazienza, prima o poi il posto al sole c’è per tutti".

1.700 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views