Servizio su Corona, Parenti dice addio a Le Iene? “Dimissioni presentate a Mediaset”
Aggiornamento 10 maggio, ore 18.41 – Rendiamo noto un comunicato diffuso da Mediaset nel quale l'azienda prende le distanze da qualsiasi indiscrezione stampa in merito ad un'ipotetica censura del servizio de Le Iene su Fabrizio Corona, che secondo quanto affermato da Dagospia avrebbe potuto comportare l'invio della lettera di dimissioni a Mediaset da parte di Davide Parenti:
In merito a indiscrizioni di stampa totalmente infondate, Mediaset precisa che nessun servizio televisivo relativo a Fabrizio Corona è stato cancellato dai palinsesti per motivi di opportunità editoriale.
La cautela ha riguardato un unico episodio che, a giudizio della Direzione Affari Legali aziendale, avrebbe potuto nuocere alle nostre reti televisive e allo stesso Corona per via della posizione legale del soggetto.
Nessuna censura quindi e nessun intervento editoriale ispirato da chicchessia, ma semplicemente una scelta di tutela giuridica della nostra società.
Davide Parenti, ideatore, autore e mente de Le Iene, ha presentato una lettera di dimissioni a Mediaset. L'indiscrezione è stata lanciata pochi minuti fa da Dagospia e, se fosse confermata, potrebbe rivelarsi una vera bomba dagli effetti deflagranti sui palinsesti televisivi e sulle sorti di Italia 1, la rete che ospita il programma da quasi 20 anni.
Le ragioni dei malumori che avrebbero portato Parenti a presentare la lettera di dimissioni, sarebbero riconducibili al caso recentissimo del servizio su Fabrizio Corona e le sue serate pagate, a quanto pare, al 50% in nero, fermato da Mediaset nonostante il parere favorevole degli uffici legali dell'azienda. La situazione, oltre che non certa, è alquanto complessa, perché si intreccerebbe con le volontà di un pezzo grosso dell'azienda come Maurizio Costanzo, che domenica scorsa si giocava l'intervista esclusiva a Fabrizio Corona dopo l'uscita dal carcere, la prima in televisione da "uomo nuovo". Filippo Roma aveva infatti realizzato un servizio dai contenuti scottanti relativo proprio alla nuova vita dell'ex re dei paparazzi. Era stato Corona a rendere noto l'interesse de Le Iene per lui, pubblicando un messaggio screditante ai danni dell'inviato del programma e definendo quella de Le Iene una squadra di "non giornalisti che fanno intrattenimento di regime". A pochi giorni da quel post, Roma rilasciava a TvBlog un'intervista in cui spiegava su cosa fosse incentrato il servizio in questione:
Abbiamo scoperto che Corona, attraverso la sua assistente, si vende metà del compenso delle sue serate in nero. Il 50% dell'ingaggio è regolamentato dal contratto ed è onorato con un bonifico, quindi è tracciabile. L'altra metà, invece, viene pretesa dall'entourage di Corona cash, in nero, in contanti, nel momento in cui inizia la serata.
Il servizio in questione non è mai andato in onda, Filippo Roma ha dichiarato di non sapere per quali ragioni e certamente non sarà trasmesso prima della fine della stagione televisiva in corso, essendosi chiuso giovedì scorso, con l'ultima puntata, il programma di Parenti. E dunque i mal di pancia dipenderebbero proprio da queste ragioni, per quanto non si tratti delle prime rimostranze esplicitate dal patron de Le Iene. Già negli anni scorsi Davide Parenti aveva fatto più volte presente come il trattamento riservato alla sua creatura, nonostante i risultati di ascolto più che rilevanti e una storia di lungo corso, fosse decisamente insufficiente. E non aveva mai fatto mistero della sua richiesta di andare in onda sulla rete di punta Mediaset, ovvero Canale 5. Che sia l'epilogo di una lunghissima avventura? E in tal caso,