Servizio pubblico continuerà fino a giugno nonostante la crisi di ascolti tv
Vi avevamo già parlato della crisi di ascolti tv di Servizio pubblico, il talk show di Michele Santoro trasmesso su una piattaforma multicanale e multimediale. Ma l’ultima puntata del programma politico, in onda il 15 dicembre 2011, ha presentato una risalita della curva degli ascolti tanto da convincere tutti che il declino dello show non è reale e che è solo frutto di una serie di eventi che ne hanno determinato una progressiva discesa. A discapito delle voci che ne volevano la chiusura e la sospensione, ne è arrivata una proprio opposta, infatti si è deciso di far continuare Servizio pubblico fino a giugno.
L’annuncio è stato fatto da Sandro Parenzo, titolare di TeleLombardia e "partner tecnico" di Santoro: Parenzo infatti valutando gli introiti pubblicitari di Servizio pubblico ha ritenuto conveniente continuare. Quindi il test sulle otto puntate del talk show è andato a buon fine e così si è deciso di andare avanti fino a giugno e con le stesse modalità di messa in onda. Parenzo ha così commentato la sua decisione con una riflessione sulla questione dei dati Auditel e sulla crisi relativa alla sentenza che ha accusato Rai e Mediaset di essere avvantaggiate dalla società di rilevamento:
Gli ascolti della puntata di ieri sono cresciuti rispetto alla penultima. E’ vero che c’é stata una flessione rispetto alle prime puntate ma l’Auditel è uno strumento insufficiente, non funziona ed incide relativamente sulla raccolta pubblicitaria. Fare la partita con un arbitro stipendiato dalla concorrenza è dura, ma noi abbiamo una risposta diversa. Gli investitori sono consapevoli che spendono per gli spot la metà del dovuto.
Inoltre, nell’ultima puntata Santoro ha provocato il ministro Passera affermando la disponibilità di acquistare le frequenze tv digitali con il milione di euro raccolto con la sottoscrizione di Servizio pubblico. Santoro con Parenzo sta pensando di partecipare all’asta per le frequenze tv DDT ma questo servirà per aumentare anche il suo pubblico.