Serena Rossi è “La Sposa”, protagonista della nuova fiction Rai
Prima foto dal set de "La Sposa" la nuova fiction Rai che vedremo il prossimo autunno in tre prime serate con protagonisti Serena Rossi e Giorgio Marchesi, diretti da Giacomo Campiotti. L'amore è al centro di questo struggente ritratto dell'Italia degli Anni Sessanta, dove ancora era diffusi i cosiddetti matrimoni per procura, con cui ragazze non abbienti del Sud erano spesso date in sposa a ricchi possidenti del Nord Italia.
La storia della fiction La Sposa
La mini serie è stata scritta da Valia Santella, che firma anche le sceneggiature insieme a Eleonora Cimpanelli e Antonio Manca. Protagonista di questo racconto è, quindi, Serena Rossi che dopo il successo di Mina Settembre in attesa di una seconda stagione, ritorna nei panni di protagonista in un progetto completamente diverso e intento a raccontare una realtà protrattasi per anni. Il suo personaggio è quello di Maria, una ragazza calabrese che per salvare la sua famiglia da una condizione di profonda indigenza, decide di accettare la proposta di matrimonio per procura dell'agricoltore vicentino Vittorio Bassi, interpretato da Maurizio Donadoni, che combina le nozze con suo nipote Italo, che ha volto di Giorgio Marchesi. L'obiettivo primario è quello di garantire la continuità della dinastia.
Le lotte familiari e sociali
Maria, quindi, lascia la sua terra d'origine e approda al Nord, dove si trova a dover affrontare un ambiente ostile non solo per il duro lavoro che la aspetta in campagna, ma anche a causa della ritrosia del marito, Italo, sconvolto dalla scomparsa della prima moglie, Giorgia. Il rapporto tra loro, quindi, è molto conflittuale e mette in luce la difficoltà di dover essere accettati in un contesto già stabilito e fortemente patriarcale. A stemperare la tensione tra i due, però, c'è Paolino (Antonio Nicolai), figlio di Italo e Giorgia, traumatizzato dalla misteriosa scomparsa della madre. Intanto emergono i conflitti sociali scoppiati all'inizio degli Anni Sessanta, con conseguenti scioperi da parte dei braccianti e degli operai che mettono ancora più in risalto le differenza tra un'Italia ancora legata all'agricoltura ed una più industrializzata.