“Saturday Night Live” fa 40 anni, ci sono passati i più grandi comici della storia
Dall'America del Saturday Night Live ci è spesso, purtroppo, arrivato solo un brusio, un alito di vento, un accenno, solo l'eco. Per quanto molti di noi abbiamo più volte sentito pronunciare il nome del programma, conosciamo l'importanza e il peso di questo programma più per la fama che si porta appresso e non per averlo visto e apprezzato come si deve. Al pari del David Letterman Show, storico programma della tv americana il cui conduttore, pochi mesi fa, ha detto addio dopo decenni di messa in onda. Oggi, 11 ottobre 2015, si festeggiano i 40 anni di quello show che è stato casa di alcuni dei comici più noti al mondo. Noi li abbiamo conosciuti solo dopo gli anni giovanili degli esordi nel programma, parliamo di gente come John Belushi, Eddie Murphy, Billy Crystal, George Carlin, Adam Sandler, Bill Murray, Andy Kaufman… e l'elenco potrebbe contnuare a lungo. Ma davvero, la storia di questo show del sabato sera anti-conformista, mai domo e asservito alle logiche della comicità buonista e prevedibile, ma anzi sempre fuori dagli schemi, ha finito per dettare i tempi anche di ciò che di convenzionalmente comico arrivasse sulle nostre tavole (per tavole si intende il cinema e la stessa televisione). Basti pensare al fatto che il Saturday Night Live sia, secondo il Times, il nono programma televisivo migliore di tutti i tempi, che abbia in bacheca 40 Emmy Awards e otto dei personaggi passati per il programma hanno avuto una nomination agli Oscar.
Eppure, per quel che riguarda il micromondo italiano, il Saturday Night Live sembra sempre essere stato troppo. Forse perché da sempre abituati ad una comicità controllata, meno tagliente e libera, il solito diritto alla satira svilito e limitato. Per capire meglio la sostanza del "risicato" scarto culturale che in questo caso ci divide dagli americani, basterebbe pensare che una puntata storica del Saturday Night Live veniva segnata da questa battuta di George Carlin, primo "animatore" della prima edizione:
Dio? Beh se esiste non mi colpisce molto. Tutto ciò che fa muore. Deve avere un problema di controllo di qualità sui prodotti..