Santoro e Freccero candidati Dg Rai, Monti contro la dirigenza di Lorenza Lei
Ciclone in Rai. Con l'arrivo del Governo Monti e della politica dei tagli (il cosiddetto "spending review", ndr) anche il servizio pubblico inizia a tremare e a temere una rivoluzione, una svolta per la tv di Stato, spesso in difficoltà economica e in mano ai partiti politici. "Chi vuole diminuire le tasse sa che è necessario rivedere enti e società, compresa la Rai, dove la logica della trasparenza, del merito e dell'indipendenza dalla politica non è affatto garantita. La Rai è un esempio eclatante di enti e società che vanno rivisti", queste le parole del Presidente del Consiglio Mario Monti che, dunque, non ha espresso apprezzamento per la direzione Rai di Lorenza Lei. Il Governo vorrebbe proporre una riduzione da 9 a 5 membri del Consiglio d'amministrazione, ma la carriera da dirigente per la Lei – che ha proposto una riduzione dei cachet delle star – potrebbe presto concludersi.
A far tremare i palazzi del potere i candidati a Direttore Generale: Carlo Freccero e Michele Santoro. Carlo Freccero, attuale Direttore di Rai4, è stato al centro delle polemiche per la serie tv "Fisica o Chimica", definita dall'associazione cattolica AIART inadatta a quella fascia oraria e dunque ad un pubblico giovane. Per Freccero sarà decretata subito una sospensione di 10 giorni di attività. Carlo Freccero a Perugia ha dichiarato: "Il servizio pubblico non significa tornare alla tv pedagogia degli anni 50′. C'è un nuovo tipo di pedagogia, basti pensare alla scuola. La tv commerciale ha cambiato il panorama. Bisogna salvare la Rai facendo prodotto contemporaneo in un momento in cui aleggia la minaccia della privatizzazione". Freccero infine ha ribadito di essere contrario ad ulteriori censure e che, se potesse, vorrebbe riportare in Rai Luttazzi e Paolini.
Michele Santoro ha sempre dato filo da torcere alla Rai ma – è giusto precisarlo – ha anche rinforzato le casse della tv di Stato con il programma d'informazione "Annozero" che in prima serata totalizzava ascolti record. A TvTalk Santoro non ha escluso di essere disponibile a nuove trattative, anche su La7, mantenendo però il suo status di "autore indipendente". Non intende rinunciare alla libertà e all'indipendenza che adesso ha finalmente conquistato, dopo anni di battaglie e porte chiuse in faccia. Sulla Rai conferma la sua tesi: "Il conflitto d'interessi non è una malattia del Cavaliere ma del sistema istituzionale e politico italiano. La Rai non è mai lasciata libera di svolgere la sua funzione di servizio pubblico. Non siamo ancora arrivati alla rivoluzione copernicana che mette gli autori al centro". La rivoluzione copernicana sarebbe quindi Santoro alla guida della Rai.
E' sul piede di guerra anche Bianca Berlinguer, Direttore del Tg3, poichè la politica di tagli imposta dalla Rai porterebbe ad un taglio di 800 mila euro per il suo telegiornale, mentre il Tg2 dovrebbe rinunciare a 400 mila e il Tg1 soltanto a 200 mila a fronte dei 10,5 milioni di euro previsti. La Berlinguer, cosciente del momento di crisi che attraversa la Rai e più in generale tutta la raccolta pubblicitaria in Italia, ha precisato però che "i tagli dovrebbero essere equi, distribuiti con giustizia. Invece chi ha maggiori risorse ha un taglio inferiore e chi è più povero paga di più".