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Sanremo 2021, la Rai ha sottoposto il protocollo organizzativo-sanitario al Cts

La Rai ha inviato il protocollo stilato per permettere la realizzazione in piena sicurezza del Festival di Sanremo al Cts, eliminando non solo il pubblico in sala, ma aggiungendo che ogni evento al di fuori della kermesse non venga realizzato, come accadeva negli anni precedenti. Il responso del Comitato Tecnico Scientifico è atteso in questi giorni.
A cura di Ilaria Costabile
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Continuano le consultazioni della Rai in merito al Festival di Sanremo 2021. L'azienda ha fatto sapere che, dopo aver messo a punto un protocollo che definisca lo svolgimento della kermesse, è stato inviato e quindi sottoposto all'attenzione del Comitato Tecnico Scientifico che, nei giorni scorsi, aveva reso note le perplessità sulla realizzazione del Festival in piena sicurezza, sia per quanto riguarda il discorso del pubblico presente in sala, sia considerando gli eventi che solitamente si svolgono oltre la kermesse sanremese e che gravitano attorno all'Ariston.

Il protocollo stilato dalla Rai

Il protocollo messo a punto dalla Rai per lo svolgimento in sicurezza del Festival di Sanremo, previsto dal 2 al 6 marzo, elimina definitivamente la presenza del pubblico in sala. Il documento descrive nel dettaglio, come verranno svolte tutte e cinque le serate all'Ariston, ma soprattutto dettaglio ancora non espresso in precedenza sono stati esclusi anche gli eventi esterni e la presenza a Sanremo di programmi collegati al Festival. Si attende, quindi, il responso del Comitato Tecnico Scientifico nel giro di qualche giorno.

Le perplessità del Comitato Tecnico Scientifico

A quanto si evince dall'andamento dell'incontro tra la Rai e il Cts, a preoccupare il Comitato tecnico scientifico non è solamente la gestione degli spazi chiusi, in questo caso l'Ariston o anche il Palafiori, quanto gestire l'esterno delle strutture dove potrebbero crearsi assembramenti che in poco tempo potrebbero risultare fuori controllo. A detta degli esperti, quindi, questo sarebbe un problema che andrebbe oltre la presenza del pubblico in platea, oppure della realizzazione del Festival a porte chiuse. Inoltre le perplessità riguardano, ovviamente, anche la presenza del pubblico, anche se composto da figuranti e quindi pubblico pagante.

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