Sanremo 2018, spunta il nome di Edoardo Leo come conduttore del Dopofestival
Mancano meno di dieci giorni alla 68esima edizione del Festival di Sanremo, che prenderà il via il 6 febbraio, dal Teatro Ariston. Tutto pronto per l'edizione firmata Claudio Baglioni, che sarà affiancato da Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino (qui tutte le ultime notizie), con i big ampiamente annunciati, così come le 8 Nuove Proposte. Solo un dettaglio mancava ancora all'appello, ovvero il volto alla conduzione del Dopofestival. Per settimane sembrava certo il nome di Stefano Bollani, ma pare che nelle ultime ore ci sia stata una virata definitiva su un altro nome, quello di Edoardo Leo.
Dopo Favino, un altro attore a Sanremo
A dare la notizia è il neonato sito Altrospettacolo, che ritiene certo l'arrivo del protagonista della trilogia di "Smetto Quando Voglio" alla conduzione del segmento riesumato da Carlo Conti negli ultimi tre anni e condotto fino alla scorsa edizione da Nicola Savino e la Gialappa's Band. Sembrerebbe dunque che anche lo spazio di commento alla kermesse canora contemplerà un'invasione del cinema in tv, considerando la presenza di Favino sul palco dell'Ariston.
L'identikit di Edoardo Leo
Pochi dubbi sulla notorietà di Edoardo Leo, che ha certamente un suo pubblico, vista la partecipazione a progetti cinematografici di qualità e molto popolari. Attore dal 1997, ha recitato in più di 30 film, diverse fiction in televisione (tra cui "Romanzo Criminale" e anche "I Cesaroni", "Il Maresciallo Rocca" e "Un Medico in Famiglia"), oltre ad aver diretto sei lungometraggi, l'ultimo è "Che vuoi che sia" del 2016. Tra i titoli più noti in cui ha recitato recentemente, oltre ai già citati film del regista Sydney Sibilia, c'è "Perfetti Sconosciuti", di Paolo Genovese, grande successo di critica e pubblico.
Edoardo Leo è il profilo giusto per il Dopofestival?
L'attore romano sarà il volto adatto per la conduzione di un programma che deve essere all'impronta della leggerezza e preparato a improvvisazione, oltre che eventuali imprevisti, come le abituali polemiche tra gli artisti in gara e i rappresentanti della stampa?