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Sandra Milo: “Mia madre donna meravigliosa, quando si ammalò l’aiutai a morire”

Ospite a Domenica In, l’attrice e icona televisiva ha ricordato gli episodi più drammatici della sua giovinezza: i traumi della guerra, il rapporto con un padre assente e scomparso nel nulla (“Ora sarà morto, ma non sappiamo dove, come”), il ricordo della madre scomparsa a 52 anni di cancro, che le chiese di praticarle l’eutanasia: “Soffriva tantissimo. L’ho aiutata a morire”.
A cura di Valeria Morini
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Tra gli ospiti della puntata di ieri di "Domenica In", anche l'indimenticabile Sandra Milo, icona della tv e del cinema italiano e musa di Federico Fellini. Intervistata da Paola Perego, la Milo ha parlato del suo rapporto con il grande regista riminese ("Fellini uomo di grande sensibilità e spiritualità e percepiva naturalmente quelle forme di gentilezza"), ma soprattutto della sua vita privata e di una giovinezza tutt'altro che facile.

La Milo si è descritta così:

Una donna che è cresciuta durante una guerra mondiale, figlia di generazione di donne, mamma e nonna, cresciute durante la guerra. Le donne ci credevano, le guerre le rinforzano. Gli uomini invece si indeboliscono.

"Mio padre se ne andò, non sappiamo che fine ha fatto"

L'attrice ha descritto il rapporto con il padre, di cui perse le tracce quando era ancora una ragazzina.

Quando mio padre è tornato dalla guerra d'Africa lo incontrai per strada. Mi chiese l'indirizzo di mia mamma e me lo ritrovai a casa. Tornato a casa però non si trovava bene. Poi è partito e non ne abbiamo saputo più niente. Penso di averlo odiato veramente. Mia mamma lo amava, non ne sappiamo più nulla: non conosciamo la famiglia, i fratelli. Sarà morto adesso, ma non sappiamo dove, come… Mi sono sposata giovanissima proprio per avere al fianco una figura maschile. Ma non è andata bene, poi ho perso il primo figlio (quando la Milo aveva 16 anni, ndr). Infine sono arrivata a Milano e ho cominciato la carriera di modella e attrice.

Il ricordo della madre

A questo punto, la Milo ha ricordato l'amatissima figura della mamma. La sua morte è stato un momento durissimo per lei, che ha confessato di aver accettato di compiere un atto estremo per amore: l'eutanasia, per aiutare la madre a smettere di soffrire.

Mamma si chiamava Marie, è nata in Francia. Una donna fortissima, meravigliosa. Morta giovanissima, a 52 anni, per un cancro spaventoso. Era a letto e non poteva muoversi. Soffriva tantissimo. Lei mi chiedeva sempre di aiutarla a porre fine a questa sofferenza. Ero incinta e avevo paura che mi arrestassero. Lei mi ha detto “Io l'avrei fatto per te” e quindi ho capito le mie paure meschine e l'ho aiutata a morire. Mi manca tutto, ma da lei prendo tutta la sua forza.

Infine, un'emozionante dedica rivolta direttamente alla mamma, con un aneddoto commovente:

Mamma voglio parlare con te e dedicare questo spazio a tutte le mamme italiane che fanno rinunce e sacrifici per i figli e spesso non viene riconosciuto abbastanza. Voglio raccontare un fatto: c'era la guerra, noi scappavamo. Eravamo in fila per strada ed è passato un aereo che ha mitragliato questo convoglio di persone. Io ero rimasta indietro, mia mamma mi ha buttato a terra e protetto col suo corpo.

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