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Ron: “Lucio Dalla mio grande amico da quando avevo 16 anni. Era un bugiardo pazzesco!”

Il cantante racconta a Verissimo gli inizi della carriera e la grande amicizia con Lucio Dalla, autore del testo di “Almeno pensami”, con cui ha conquistato il quarto posto a Sanremo 2018.
A cura di Valeria Morini
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La puntata di Verissimo di sabato 17 febbraio si è chiusa con l'ospitata di Ron, che ha eseguito il suo brano portato a Sanremo e classificatosi al quarto posto, “Almeno pensami”. Il testo della canzone è stato scritto dal compianto Lucio Dalla, con cui Ron ha vissuto un'amicizia decennale, che ha raccontato ai microfoni di Silvia Toffanin.

Fu Lucio Dalla a scoprirlo

"Lucio, quando scriveva, era in sintonia con il mondo intorno", ha ricordato Ron, che ha rievocato il loro primo incontro quando lui era appena sedicenne. Un incontro da cui sarebbe nata la sua carriera.

Io e Lucio siamo diventati amici quando avevo 16 anni. Un discografico mi mandò a chiamare. Allora non c'erano i talent e mi promise che mi sarebbe stata proposta una canzone con cui avrei potuto fare Sanremo. Arrivai a Roma in un ufficio, aspettai la persona che mi doveva proporre il brano, ma non arrivava mai. Poi finalmente entrò: era proprio Lucio, con gli occhialini tondi e ingessato dalla testa ai piedi perché aveva avuto un incidente sul raccordo anulare. Mi fece cantare una canzone e mi mandò con quella a Sanremo, ma venne bocciata dalla commissione. Era "Occhi di ragazza", che poi fu portata al successo da Gianni Morandi. Fu Lucio a scoprirmi. Ogni volta che aveva una bella canzone mi chiamava, anche a notte fonda, e me la faceva sentire al telefono. La suonava al piano al momento. Con la linea telefonica non si sentiva nulla, lui me la cantava e me la ricantava venti volte.

Ron ha ricordato la genesi della celeberrima "Piazza Grande", nata da un motivetto che lui stesso canticchiò a Dalla, e ha rivelato un simpatico aneddoto sul cantante bolognese che ha suscitato le risate del pubblico di Verissimo: "Era un bugiardo pazzesco. Te ne dico una. Quando ‘Occhi di ragazza' non passò la selezione, andò da Morandi e gli disse che quella canzone l'aveva scritta per lui!".

Quando sbagliarono il nome di Ron a Sanremo

Ron, ad oggi, ha partecipato otto volte al Festival di Sanremo, compresa la vittoria del 1996 con "Vorrei incontrarti fra cent'anni". La prima fu nel 1970: il brano di Dalla venne bocciato dalla commissione, ma lui riuscì comunque a partecipare con ‘Pa' diglielo a ma'", in coppia con Nada. Il suo esordio all'Ariston fu inaugurato da una clamorosa gaffe della conduttrice  Ira Fürstenberg: "Alla fine andai comunque a Sanremo, con Nada. Sbagliarono il mio nome, mi chiamarono Rosamare Cellarino invece che Rosalino Cellamare". Soltanto dal 1980, l'artista avrebbe assunto il nome d'arte di Ron.

I periodi difficili e il successo a Sanremo 2018

Nella carriera di Ron non sono mancati i momenti di grande difficoltà: "Ho avuto un periodo in cui ero dimenticato. Poi feci la canzone ‘I ragazzi italiani'. Era l'Italia che usciva dagli anni di piombo. Non fu facile entrare in quella nuova era, mi tiravano le lattine sul palco". Dagli anni 80, però, il successo si è consolidato e oggi Ron si è confermato uno dei nomi cardine della musica leggera italiana, con il successo a Sanremo 2018 con "Almeno pensami", che oltre alla quarta posizione ha conquistato il premio della critica Mia Martini . "La prima sera all'Ariston mi tremavano le gambe", ha confessato, "Quel palco non è fermo, non è come tutti gli altri: dopo decenni di canzoni, è percorso da una grande energia".

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