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Rocio scoppia in lacrime da Giletti per Raoul Bova

La compagna dell’attore, che ha vissuto questo Sanremo con il pregiudizio di essere una raccomandata, scoppia in lacrime in diretta dal conduttore ascoltando una canzone. E chiude dicendo: “Quella persona lì è un guerriero, io spero di essere una guerriera”.
A cura di A. P.
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All'Arena di Massimo Giletti c'è stato anche il momento dedicato a Rocio Morales, tra le protagoniste di questo festival di Sanremo appena conclusosi. La valletta, che si è divisa questo ruolo con Emma Marrone e Arisa, ha parlato della sua esperienza sul palco dell'Ariston e del rapporto proprio con le altre donne dell'Ariston: "Può sembrare scontato dirlo, ma sin da subito siamo state in sintonia. Non si può dire che siamo diventate amiche, ma c'è stata subito complicità". Il momento più intenso dell'intervista c'è però stato, naturalmente, nel momento in cui Massimo Giletti ha fatto ascoltare a Rocio, d'improvviso, la canzone di Marco Mengoni "Guerriero".

Nel momento preciso in cui la canzone è partita la 26enne è scoppiata in lacrime, rovinando di fatto il suo trucco. Lì per lì è quasi incomprensibile il motivo della commozione, "Mi hanno pure criticata perché piango", ha aggiunto lei, ma "quella persona là è un guerriero e io spero di essere la sua guerriera". Quella persona lì è evidentemente Raoul Bova, che non viene mai nominato direttamente, nemmeno dal conduttore, che tuttavia chiede come si sia sentita all'idea di essere stata condizionata sin da subito dal pregiudizio di essere raccomandata. Lei evita la questione e dice:

Ad oggi conosco cosa sia l'amore, anche perché in passato ho sbagliato troppe volte. Non ero riuscito a trovare l'occasione giusta, forse perché sono una persona che tende molto a curare l'altro, ruolo nel quale non sono brava. E non è nemmeno giusto, perché ognuno è giusto sia se stesso.

Cosa si aspetta, dopo Sanremo, dal suo futuro professionale? La risposta è quella che deve essere: "Io sono una persona paziente, alla quale piace lavorare. Credo nelle cose fatte bene. Da quando mi sono trasferita in Italia sono successe tante cose, ma sono stata ferma e decisa nella strada che ho voluto intraprendere. Il lavoro si dimostra col tempo, ho 26 anni e ci credo, nello sforzo, nella professionalità. Il tempo è saggio è il mio motto".

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