Roberto Saviano a Che Tempo Che Fa
Roberto Saviano a Che Tempo Che Fa non poteva non raccontare quanto discusso in questa settimana, sulla faida di Scampia, sul "presunto" coprifuoco, sul movimento spontaneo, nato su Twitter, Occupy Scampia (flop o occasione mancata non sta in questa sede deciderlo), sulla grande forza delle associazioni di volontari che da anni lavorano sul territorio di Scampia.
La forza delle parole di Saviano anche questa volta colpiscono, fanno breccia. L'allerta è chiaro: la crisi economica sta celando il "marcio", i media, così attenti a verificare i punti di spread, sta perdendo di vista il fatto che le organizzazioni criminali stanno ridefinendo i propri confini, iniziando una nuova faida, iniziando nuovi giochi di potere.
Lo scrittore casertano non si ferma a "raccontare" la camorra. Ma punta il dito sulla giustizia, sul fatto che l'antimafia punta sulle persone, sugli arresti eccellenti, ma avrebbe bisogno invece di colpire i capitali. I soldi. Non le persone. Per Roberto Saviano, tutte le banche che hanno finanziato tutti gli imprenditori legati agli ambienti criminali, dovrebbero rispondere di questo alla collettività e, con buonsenso, ridare questo denaro alla società civile.
Ancora su #occupyscampia, lo scrittore prova a spiegare le ragioni del fallimento di un'iniziativa partita bene su Twitter, sgonfiata poi una volta che si è passati "dal virtuale al reale".
A noi spesso a Napoli non piace se si racconta quello che accade nel territorio, invece bisogna essere uniti, mantenere la luce e questo è l'unico modo per frenare una nuova faida che sarebbe terribile, il sud sta scoppiando in questo senso. Nel territorio di Scampia è tornata una grande tensione, omicidi trascurati dall'opinione pubblica, e c'è stata la nascita di una gran rabbia. Il problema è che questi posti si raccontano soltanto quando c'è tanto sangue, e le associazioni non ne possono più. Scampia è un laboratorio di associazioni e queste associazioni vogliono raccontare un territorio, non solo subire la narrazione quando c'è una faida.
Roberto Saviano lascia lo studio di Fabio Fazio con una poesia, un omaggio a Wislawa Szymborska, il Premio Nobel per la letteratura scomparsa lo scorso 1° febbraio. Lo scrittore deve molto alla poetessa polacca, per la forza che i suoi versi sono riusciti a dargli nei momenti difficili della sua vita.