Roberto Baggio commosso per il padre che non c’è più: “Era rigido ma lo ringrazio”
Alla conferenza stampa di presentazione de Il Divin Codino, l'emozione di Roberto Baggio non arriva tanto nel celebrare il film Netflix che racconta la sua vita e carriera calcistica, o nel ricordare i momenti più belli (e brutti) di un eccezionale percorso, quando nel ricordare il papà Florindo, scomparso proprio mentre si svolgevano le riprese. Il campione ha incontrato la stampa per presentare il lavoro di Letizia Martire, disponibile sulla piattaforma streaming dal 26 maggio.
Roberto Baggio ricorda il padre Florindo
Il complesso rapporto con il padre è proprio uno degli argomenti al centro del film. "La sua è stata un'educazione rigida, ma è stata la base per non arrendermi mai e non mollare mai", ha raccontato Baggio in conferenza, "Provo una profonda gratitudine nei confronti di mio padre. Quando ero giovane non capivo l'amore e la protezione che provava a modo suo nei miei confronti. Oggi l'ho capito". Florindo Baggio è morto a 89 anni nel 2020 e, nel parlare di lui, l'ex calciatore si è visibilmente commosso.
A un certo punto della mia vita mio padre era diventato come un nemico perché era sempre rigido, severo. A volte si hanno problemi con i genitori, ma poi ci si accorge di loro quando non ci sono più.
Dala nascita del codino al rigore sbagliato ai Mondiali
Alla presentazione, Baggio ha anche svelato la genesi del suo celebre codino: "L'idea è nata per gioco, è successo durante i Mondiali. In hotel in America c’era una cameriera di colore che aveva delle treccine stupende. Mi ricordo che un giorno, parlando con lei per farle i complimenti, mi disse: ‘Perché non te li fai anche a te?'. Io avevo i capelli lunghi e dopo due ore era lì a farmi le treccine. I capelli sono diventati lunghi e l'unico modo per non farli sbattere mentre giocavo era mettere un elastico". Immancabile anche il commento sul famigerato calcio di rigore sbagliato ai Mondiali del 1994:
La storia non andrà mai archiviata, me la porterà dentro per sempre. Era il sogno della mia vita calcistica, è qualcosa che non posso mettere da parte. L'ho vissuta malissimo, forse per è qualcosa che ho rincorso da sempre. Arrivare lì dopo averlo sognato per milioni di notti… Quell'errore è qualcosa che non cancelli.
Il Divin Codino, trama e cast
Nato da un'alleanza tra Netflix e Mediaset, Il Divin Codino parte dagli esordi di Baggio e arriva sino al rigore sbagliato nella finale Italia – Brasile. Si tratteggia anche il rapporto complicato con Arrigo Sacchi, gli infortuni, l'approdo alla fede buddhista, la rinascita a Brescia. Andrea Arcangeli è Roberto Baggio, Valentina Bellè è la moglie Andreina Fabbi, Andrea Pennacchi è Florindo Baggio, Antonio Zavatteri è Arrigo Sacchi, Anna Ferruzzo è la madre Matilde Rizzotto, Riccardo Goretti è Maurizio Boldrini, Thomas Trabacchi è Vittorio Petrone, Marc Clotet è Josep Guardiola, Martufello è Carlo Mazzone, Roberto Turchetta è Carlo Ancelotti, Beppe Rosso è Giovanni Trapattoni. Diodato canta il pezzo in colonna sonora "L'uomo dietro il campione".