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Rita Dalla Chiesa: “Litigai con mio padre prima che morisse, ma così salvai la vita a mia figlia”

Tornata a Domenica In per presentare il suo libro autobiografico, Rita Dalla Chiesa ha ricordato la morte dei genitori Dora Fabbo e Carlo Alberto Dalla Chiesa, la grandissima amicizia con Mara Venier. E anche il lungo rapporto con Fabrizio Frizzi: “Lui è sempre stato nella mia vita, per 35 anni”.
A cura di Valeria Morini
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Rita Dalla Chiesa è tornata da Mara Venier a Domenica In per presentare il suo libro autobiografico "Mi salvo da sola". Ne è scaturita un'intervista in cui ha parlato della catarsi raggiunta grazie alla scrittura, del dolore per la perdita dei genitori, del rapporto con Fabrizio Frizzi e della vita di nonna. Soprattutto, è emersa la bellissima amicizia che la lega alla Venier: un rapporto da sorelle, raro da trovare in televisione.

Mi sembra di rivivere, sono dovuta ad arrivare fino in fondo a me stessa per finire questo libro. C'erano tanti nodi che sono riuscita a sciogliere scrivendo. Mi sono alleggerita. Ho provato ad andare dalla psicologa, ma ci sono andata una volta sola e piangevamo tutte e due. Così ho deciso di salvarmi da sola.

La perdita dei genitori

Rita Dalla Chiesa ha dovuto fare i conti con la prematura scomparsa dei genitori. La madre Dora Fabbo è morta a soli 52 anni: "Il senso dello Stato che papà si portava dentro è costato tanto alla nostra famiglia: è costato al cuore di mia mamma, che a 52 anni se n'è andata, per la paura. Stava davanti alla tv tutte le sere per sentire le notizie su papà. Per me è stato uno shock vero. Quello che è successo a papà, te lo potevi aspettare. Ma per mia mamma…". Il ricordo della sua scomparsa è ancora vivissimo: "L'ho sentita alle 2, stava bene, e poi non l'ho più sentita. Sono partita di corsa per Torino, a ogni autogrill mi fermavo per chiamare a casa ma mi rispondeva sempre un ufficiale dei Carabinieri, che mi diceva che il medico la stava visitando. Pensavo che l'avrei trovata ancora viva, non vuoi mai accettare le cose che possono accadere. Quando sono arrivata, ho scoperto che era morta. Mio papà le diceva: "Doretta, è la prima volta che ti chiamo e non mi rispondi". Dopo che lei se n'era andata, lui le scriveva un diario tutte le sere". Nel 1982, poi, la scomparsa del padre Carlo Alberto Dalla Chiesa, generale dei Carabinieri assassinato in un attentato mafioso.

Mi sono vergognata del fatto che giorno del funerale avevo lo smalto rosso alle dita. Mi sembrò un'oscenità. Da allora non ho mai più messo lo smalto alle mani, non faccio mai la manicure. Quando è morto avevamo un po' litigato, era da qualche giorno che non mi sentivo con papà. Mi aveva chiesto di mandargli giù Giulia (la figlia di Rita Dalla Chiesa, ndr), ma io gli ho detto di no. Se fosse andata, quella sera ci sarebbe potuta essere in macchina anche Giulia e so che quel mio no ha salvato mia figlia. Per questo, forse, sono una mamma così apprensiva.

Il ricordo di Fabrizio Frizzi, ora Rita è single

Dopo il ricordo dei lutti famigliari, la Venier ha celebrato la grandissima amicizia che la lega alla collega, rafforzatasi in un momento di reciproco dolore: "Tu ti eri lasciata con Fabrizio, io con Renzo (Arbore, ndr). Quanto ci siamo divertite. Io ti trascinavo alle feste, venivo a prenderti sotto casa perché tu sei sempre stata un po' "suorina". Fino a quando un giorno non ti ho parlato di Nicola". Il riferimento è al marito Nicola Carraro, cui la Dalla Chiesa ha rivolto un simpatico appello: "Nicola, perché non trovi anche a me un marito come sei tu per Mara?". Rita ha dunque confermato di essere single, spiegando anche di aver rotto da ormai due anni con l'ultimo compagno, cui accenna nel libro.

Era il mio amico della notte, perché mi chiamava nelle ore piccole, quando io lavoravo e dovevo mantenere mia figlia Giulia e il cane. Anche dopo, lui è sempre stato nelle nostre vite, è sempre venuto ai miei compleanni, a quelli dei miei famigliari, di mio nipote Lorenzo. Ci veniva anche con Carlotta. Abbiamo avuto 35 anni di conoscenza e 16 di vita insieme.

L'affetto per il nipote dopo la morte del genero Massimo Santoro

Oggi, la Dalla Chiesa è soprattutto una nonna affezionatissima al nipote Lorenzo, cui è ancora più vicina dopo che il bambino ha perso il papà. Sua figlia Giulia Cirese, infatti, è rimasta vedova nel 2017: il marito Massimo Santoro, autore Rai, è morto, proprio pochi mesi di Frizzi: "Lorenzo è un bambino che ha avuto una grandissima sofferenza, ma forte e autoironico. Ha preso le caratteristiche buone di mio genero e di Giulia. E poi ha me, sa che sono una nonna diversa dalle altre e che può sempre prendermi in giro".

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