Rita Dalla Chiesa: “Ho avuto paura per Fabrizio Frizzi, è stato l’uomo più importante della mia vita”
Rita Dalla Chiesa è stata ospite della puntata di ‘Verissimo‘ trasmessa sabato 10 febbraio. La conduttrice ha parlato dello spavento preso alla notizia dell'ischemia che aveva colpito Fabrizio Frizzi, del dolore della figlia Giulia per la morte del marito Massimo e dell'amicizia con Loredana Lecciso.
La battaglia di Fabrizio Frizzi
L'intervista ha avuto inizio da uno dei più grandi amori di Rita Dalla Chiesa, Fabrizio Frizzi. Silvia Toffanin le ha chiesto: "Cosa ti auguri per i suoi 60 anni?". La replica della conduttrice è stata: "Di continuare a trovare la forza di combattere come sta facendo. È un guerriero, un vero guerriero. Lo fa per Stella la sua bambina, per Carlotta che è sua moglie e per tutti noi che gli vogliamo bene. Lo fa anche per se stesso e per il suo lavoro. Sai, dopo quello che ha vissuto e che ancora sta passando, grazie al lavoro torna a essere il Frizzi di sempre, si diverte e ciò gli dà una grande forza ed energia. È molto protetto dal nostro affetto, forse perché ne ha dato tanto in passato, è un uomo perbene".
Rita Dalla Chiesa, poi, ha raccontato come ha appreso del malore che aveva colpito Fabrizio Frizzi: "Quando me l'hanno comunicato, la prima reazione è stata correre da lui. Avrei voluto farlo, poi ho pensato che le seconde famiglie vadano sempre rispettate. Ho pensato che fosse giusto restare a casa in comunicazione telefonica con tutti i nostri amici e con Carlotta che stava con lui. I giornalisti lo hanno rispettato, non c'è stato un massacro mediatico . E l'ho rispettato anch'io. Ho avuto paura, sì. È stato l'uomo più importante della mia vita, abbiamo fatto un percorso anche lavorativo, abbiamo iniziato insieme e abbiamo condiviso tante cose. Poi tutto è andato come doveva andare. Quando arriva il sottovento ti devi fermare, cerchi il tuo approdo e lasci che gli altri vadano in mare aperto".
Quindi ha concluso parlando dell'immenso amore che lega Fabrizio Frizzi alla piccola Stella: "Fabrizio non è l'unico a dover combattere ogni giorno contro un male che si presenta all'improvviso. Quando lo vedi in tv se non lo sapessi non te ne accorgeresti. Io lo stimo molto per questo. Stella è una bambina molto carina e simpatica, che lo fa rigare anche dritto nonostante abbia 4 anni. Lui si siede per terra, gioca con lei, come fanno tanti papà. Ci sono tanti papà che combattono battaglie serie come le sue. Se è una situazione preoccupante? Io spero proprio di no…no, non è preoccupante".
Il dolore di Giulia per la morte del marito e le lacrime della Toffanin
Rita Dalla Chiesa, poi, ha parlato della figlia Giulia che ha dovuto affrontare la perdita del marito Massimo: "Il 2017 è stato un anno orribile. L'importante, però, è trovare l'energia e la forza per andare avanti. È quello che sta facendo Giulia per suo figlio Lorenzo. Come sta? È una donna molto forte che mi rende orgogliosa di lei. Ha vissuto per 5 anni accanto a Massimo senza che nessuno sapesse niente della malattia. È stata dura, avevano tanti progetti in comune. Ha seguito le scelte di Massimo, ha portato avanti le sue scelte fino in fondo, senza dirlo alla madre di Massimo. Giulia ha molto pudore e non ne parla mai. Lorenzo è il mio cacciatore di stelle, voglio che guardando il cielo il 10 agosto a San Lorenzo lui possa ritrovare il papà da qualche parte. Ha 10 anni e non riesci ad arginare quel dolore che noi non possiamo vedere fino in fondo". Silvia Toffanin, commossa, non è riuscita a trattenere le lacrime.
Rita Dalla Chiesa e Loredana Lecciso, dall'antipatia all'amicizia
Infine, Rita Dalla Chiesa ha parlato del suo rapporto con Loredana Lecciso: "Loredana mi era antipatica. All'inizio dicevo ad Al Bano che non era la persona giusta per lui, poi una sera ci siamo trovate e mi ha detto ‘Sai che mi eri antipatica pure tu?'. Ci siamo spiegate, lei era gelosa della mia amicizia con Al Bano. Io e Loredana abbiamo passato mezza nottata a parlarci e da quel momento le ho voluto un bene infinito perché l'ho capita. Romina, la prima moglie, era una presenza ingombrante dal punto di vista psicologico. A me non è mai venuto in mente di dire ‘Io amo ancora Fabrizio e lui mi ama' io dico ‘Gli voglio bene e rispetto Carlotta'".