Razzismo a Striscia la Notizia, la replica: “Siamo da sempre contro ogni discriminazione”
Un servizio sui canoni estetici stereotipati di ogni paese, affidato all'inviata Rajae Bezzaz, in risposta alla critiche e alle accuse di razzismo. È stata questa la risposta di Striscia la notizia alle critiche partite dagli Stati Uniti, attraverso il movimento Diet Prada, dopo aver scimmiottato la pronuncia e l'aspetto fisico dei cinesi. Michelle Hunziker alla fine del servizio: "Brava la nostra Raja per questo servizio che promuove l'inclusione, esalta e valorizza l'identità di ogni paese". Gerry Scotti è stato più diretto: "Chi segue Striscia sa che siamo sempre contro ogni forma di discriminazione e chi non ci segue, vabè, ci seguirà". Il servizio, in realtà, non sembrerebbe essere stato confezionato ad hoc per l'occasione ma le dichiarazioni dei due conduttori hanno comunque catalizzato l'attenzione e fatto in modo che lo fosse.
Il servizio di Rajae Bezzaz
Il servizio di Rajae Bezzaz, chiamato "L'esercito del selfie", indaga il mondo dei ritocchi estetici da parte degli immigrati per cercare di assomigliare di più agli occidentali. Esordisce Rajae Bezzaz: "È normale che un immigrato pensa: ‘Se assomiglio di più a un occidentale, forse posso ambire a uno stipendio più alto'". Attraverso il parere di un chirurgo specializzato, la giornalista invita il pubblico interessato a fare attenzione a pratiche pericolose. Inoltre: "Alle operazioni chirurgiche si aggiungono anche l'uso di creme sbiancanti per la pelle". Rajae Bezzaz prova poi a raccogliere testimonianze in strada. Due ragazze orientali confermano: "Io uso i filtri instagram per fare gli occhi più grandi, siamo andati anche da un chirurgo per chiedere quanto costasse l'operazione". Anche un immigrato di origini africane spiega che esistono prodotti che le donne e gli uomini utilizzano per sbiancare la pelle: "In Africa ci sono prodotti che servono a sbiancare la pelle, qui non si trovano ma c'è chi li vende di contrabbando".