Raoul Bova in Don Matteo, non è una sostituzione: in arrivo una serie omaggio a Terence Hill
Raoul Bova è il nuovo Don Matteo? La notizia di Raoul Bova che prenderà il posto di Terence Hill nella tredicesima stagione di Don Matteo ha creato una serie di ipotesi e di supposizioni sul futuro della serie. Stando a quanto appreso da Fanpage.it, la prossima stagione di Don Matteo sarà un vero e proprio omaggio all'attore che dal 2000 ha indossato l'abito talare nero e la presenza di Raoul Bova non andrebbe vista come una sostituzione ma, appunto, come una partecipazione a questo grande tributo.
Raoul Bova non sarà il Daniele Liotti di Un passo dal cielo
In parole povere, Raoul Bova non sarà – così come la notizia è stata accolta – il Daniele Liotti di Un passo dal cieloil Daniele Liotti di Un passo dal cielo, l'attore che ha preso materialmente il posto di Terence Hill. La partecipazione di Raoul Bova tredicesima stagione di Don Matteo sarebbe infatti prevista per sole due puntate. È corretto, stando alle informazioni in nostro possesso, considerare Don Matteo 13 come una grande passerella finale in onore di Terence Hill. Ecco perché al ritorno di Flavio Insinna e all'ingresso di Raoul Bova, c'è da aspettarsi a breve l'annuncio di altri grandi stelle che saranno inserite nel cast come co-protagoniste di puntata per accompagnare alla puntata d'addio il beniamino del pubblico che per più di vent'anni ha fatto compagnia con le sue storie e con il suo sorriso. Nino Frassica, confermatissimo al fianco di Terence Hill, contattato da Fanpage.it non ha voluto commentare l'ingresso di Raoul Bova e le novità relative alla stagione finale.
Il futuro di Don Matteo
Ecco allora che il progetto Don Matteo potrebbe serenamente considerarsi concluso con la fine della tredicesima stagione. Apprendiamo infatti che l'ingresso di Raoul Bova nella serie prodotta da LuxVide non sarebbe necessariamente destinato alla lunga serialità, almeno in un primo momento. Su questo punto resta d'obbligo ricordare che soggettisti e sceneggiatori lasciano sempre diversi punti di accesso da cui è possibile far germinare nuove storie, se c'è l'esigenza e la necessità di raccontarle. La certezza è che sarà una stagione da ricordare.