Raoul Bova a Verissimo: “Angelina Jolie faceva il tifo per me in Tomb Raider”
Ospite della trasmissione Verissimo Raoul Bova ha rilasciato una bella intervista in cui ha promosso i suoi prossimi impegni al cinema e nel piccolo schermo. La prossima fiction in arrivo "Come un delfino 2" e il film "Buongiorno papà" in uscita al cinema dal 14 marzo. Silvia Toffanin parte con alcune domande in merito alla serie tv giusta alla seconda stagione e l'attore spiega le novità in arrivo per i telespettatori:
Nella prima serie i ragazzi hanno trovato un riscatto con lo sport. Adesso nella seconda a farla da padrone sarà il tema dell'integrazione e su quello che aspetta loro una volta usciti dalla casa-famiglia. Molto spesso, tendenzialmente, alcuni ricadono nell'illegalità. Si racconta di come la società accoglie persone del genere, spesso c'è del pregiudizio. Partono dalla Sicilia, la mafia sarà sempre incombete in questa serie, cercando di far fuori questi ragazzi che sono un po' il simbolo della ribellione contro le mafie e andranno a Roma. E dovranno fare i conti con i ragazzi a Roma che in piscina non gli daranno vita facile. Alessandro, il mio personaggio che è un po' il papa-fratello maggiore sarà accusato di doping. Abbiamo preso spunto dalla realtà, con i ragazzi delle case famiglia ci stiamo sempre.
La "malinconia congenita" di Raoul Bova – Dopo aver ripercorso anche la vita personale di Raul, dai suoi trascorsi come ragazzino-prodigio nel nuoto, passando dalla sua esperienza nel servizio militare prestato a 18 anni (lui ha così affermato: "Son contento che ora non sia più obbligatorio, lo faccia chi lo vuole fare per mestiere, ma per gli altri no, non impari niente e perdi un anno della tua vita") fino ad arrivare alla malinconia di cui tutti i giornali "accusano" l'attore:
Malinconia congenita? Un po' di malinconia ce l'hanno tutti e qualche volta è bella che ci sia. I ricordi che ti porti dietro, le persone a cui hai voluto bene diventano una copertina. Quindi un po' di malinconia ce l'ho, ma mi fa compagnia, ma non è un problema. A 7 anni ho avuto la mia prima crisi esistenziale: mia madre era preoccupata perché io non mi capacitavo del senso della morte “che senso ha nascere se uno poi deve morire?”. Poi ho capito il senso della vita, che qualcosa di buono lo devi lasciare. I miei figli dicono: “Papà sei troppo pesante".
Le dimissioni di Papa Ratzinger – La conduttrice di Verissimo gli chiede un parere a proposito del papa dimissionario visto che in passato lui si è sempre definito molto credente e che la figura di Wojtyla gli è stata fondamentale:
Giovanni Paolo II è stato davvero un Santo. Mi ha fatto una carezza e la sua forza ed energia e mi è rimasta dentro, lui portò la sua croce e ha fatto bene. Il gesto del Papa dimissionario è stato grande, da stimare, è stato un atto di grande coraggio affermare davanti a tutti la sua debolezza. Ha fatto bene a seguire la sua realtà.
La sua esperienza di attore ad Hollywood – Bova racconta agli italiani che la sua esperienza di attore negli States, durata due anni, non è stata delle migliori:
Hollywood è una giungla: tutto quello che viviamo in Italia è ancora umano. Lì guardano la macchina, il tuo portafoglio, è tutto un apparire, è tutto un rapporto di convenienza basato sul business cinematografico. Noi italiani abbiamo anche voglia di parlare di qualcos'altro. Avevo il mio "interview coach" colui che prima di ogni intervista mi diceva di parlare bene di tutti, pensava che non sapessi come fare. Ti fanno sentire come se non sapessi far nulla: tutto quello che ho guadagnato l'ho utilizzato per pagare le persone che avevo intorno.
Raoul Bova vs Gerard Butler – Racconta un bella soddisfazione vissuta con Angelina Jolie, incontrata all'epoca negli States e ritrovata sul set di "The Tourist" a Venezia:
Ero arrivato alla fine del provino di Tomb Raider e ci giocavamo la parte in due, io e Gerard Butler: ma io ho dimenticato completamente tutto il provino perché ero molto emozionato. Di solito soffro molto la tensione e all'epoca andò malissimo. Quando tempo dopo lei mi vide in "The Tourist" mi disse che faceva il tifo per me per quella parte in Tomb Raider.
Chiude l'intervista con uno spezzone del prossimo film di cui sarà protagonista “Buongiorno papà” nel ruolo di Andrea, un 38 enne che scopre di avere una figlia. Raul Bova racconta che di tutte le commedie che ha girato questa è la più bella e che Andrea è un personaggio a 360 gradi.