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Rai, al via le procedure per il nuovo Cda: si prepara la spartizione politica

Partiranno il 31 marzo le procedure di rinnovo del Consiglio di Amministrazione Rai, tramite cui si decideranno anche i nomi di Ad e Presidente, con Salini e Foa in uscita. C’è già polemica per il ritardo della partenza delle procedure e nel frattempo Fratelli d’Italia potrebbe esprimere il nome del Presidente.
A cura di Andrea Parrella
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La Rai si avvia verso il rinnovo del Consiglio di Amministrazione, un processo che avviene ogni tre anni e che sarà certamente oggetto di dibattito nelle prossime settimane per il riassetto politico dovuto all'insediamento del nuovo governo Draghi. Le procedure per il rinnovo inizieranno il prossimo 31 marzo, come stabilito dal via libera di di Camera dei Deputati e Senato della Repubblica tramite i presidenti Fico e Casellati. In una nota congiunta si legge:

“L’avviso pubblico per la presentazione delle candidature in vista del rinnovo del CdA della Rai sarà pubblicato sui siti internet di Camera dei deputati, Senato della Repubblica e Rai il 31 marzo. La data, individuata in base alle prescrizioni di legge, coincide con il sessantesimo giorno precedente la prima data utile per la convocazione dell’assemblea dei soci chiamata ad approvare il bilancio dell’azienda“

Come funzione il rinnovo del Cda Rai

La prima fase per la procedura di rinnovo del CdA Rai è la presentazione dei curricula da parte dei candidati e le tempistiche scelte sono state già oggetto di dibattito nelle scorse ore. Il Presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Barachini, aveva infatti sollecitato con una lettera dello scorso 5 marzo i presidenti delle due camere ad accelerare le tempistiche e nelle scorse ore Michele Anzaldi di Italia Viva aveva fatto notare come il far partire le procedure a fine mese metterà di fatto fuori gioco il prossimo CdA rispetto al decidere dei palinsesti autunnali:

Fico e Casellati – ha detto Anzaldi attraverso una nota – hanno perso oltre 20 giorni e ora hanno deciso di perdere un'altra settimana. Tenere ferma fino al 31 marzo la pubblicazione degli avvisi per la selezione dei nuovi consiglieri significa di fatto impedire che il nuovo Cda si insedi in tempo per poter decidere sulla programmazione di autunno, basta fare un rapido calcolo dei tempi per rendersene conto. La legge prevede che gli avvisi siano pubblicati “almeno” 60 giorni prima della nomina, quindi potevano essere pubblicati anche un mese o due mesi fa, consentendo l'eventuale votazione entro la metà di maggio. Attendere il 31 marzo significa non consentire che le votazioni abbiano luogo prima del primo giugno, e quindi diventa molto difficile se non impossibile che il nuovo Cda si insedi prima del via libera ai nuovi palinsesti, che di solito avviene a metà giugno.

Verso l'organigramma Rai, come noto, c'è sempre grande attenzione da parte della politica, secondo quel motto per il quale a denunciare il dominio dei partiti sulla Rai è sempre la forza politica che non ha potere in quel preciso momento, la stessa forza che ambirà ad averne al giro successivo. Va tenuto conto del fatto che per i prossimi tre anni la composizione del Consiglio d'Amministrazione resterà di fatto bloccata e la composizione rispecchierà gli attuali equilibri politici, connotati dall'anomala maggioranza trasversale a reggere l'esecutivo che va dal Pd alla Lega, dai Cinquestelle a Forza Italia, passando proprio per Italia Viva.

Come è composto il CdA Rai

Sono 7 i membri del CdA Rai: 4 consiglieri di nomina parlamentare, 2 consiglieri nominati dal Governo e uno nominato dai dipendenti. Di queste 7 una poltrone è destinata alla presidenza e un'altra all'Amministratore Delegato. Proprio in relazione al consigliere eletto dai dipendenti, negli ultimi anni occupata da Riccardo Laganà, è arrivata nelle scorse ore una nota dell'UsigRai che chiede un regolamento preciso per l'elezione del consigliere: "Preso atto che le forze politiche, nonostante la larghissima maggioranza parlamentare, abbiano deciso ancora una volta di non riformare la Rai, almeno si tenga fede alle prescrizioni di legge sui tempi del rinnovo del vertice". L’approvazione del regolamento per l’elezione del consigliere che verrà scelto dai dipendenti è attesa per la giornata di giovedì prossimo da parte dell'attua Cda.

Il toto-nomi per Amministratore Delegato e Presidente Rai

In scadenza c'è anche il ruolo di Amministratore Delegato Rai, in questi ultimi anni ricoperto da Fabrizio Salini. Per la poltrona più ambita in questi giorni circolano vari nomi. I favoriti sembrano essere l’attuale AD di Rai Cinema Paolo Del Brocco, il direttore di Radio Rai Roberto Sergio e Nicola Claudio, Direttore Governance e Segreteria Societaria. Ci sono anche degli outsider come Andrea Scrosati, o l'accattivante idea di un ritorno di Tinny Andreatta, ex direttrice di Rai Fiction passata recentemente a Netflix. Quanto alla presidenza, invece, bisognerà capire se verrà accolta la richiesta di Fretalli d'Italia, che da partito di opposizione potrebbe rivendicare di esprimere la scelta in questione.

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