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Quiz shock in Pakistan: in palio bambini abbandonati (VIDEO)

Grandi proteste arrivano dal Pakistan. dove un quiz televisivo in onda per sette ore al giorno offre in premio alle coppie concorrenti dei bambini orfani da accudire. Il conduttore risponde: “Li togliamo dalla strada, diamo ai bambini un’alternativa”.
A cura di Andrea Parrella
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Grandi polemiche in Pakistan, a causa di un nuovo quiz "a premi" che ha un regolamento piuttosto semplice: le coppie impossibilitate ad avere bambini sono chiamate a rispondere correttamente a delle domande, il premio sono bambini dati loro in affidamento. Le proteste arrivano da promuove un moto di contestazione nei confronti del programma e della sua organizzazione. Ma il conduttore Aamir Liaquat Hussain non ci sta, anzi non ascolta le polemiche che lo accusano di aver cercato un escamotage piuttyosto facile di cui profittare per aumentare l'audience (che in effetti, in questo primo mese di ramadan, è schizzato alle stelle).

Hussain si rivolge a chi protesta controbattendo: "I bimbi abbandonati sono condannati a crescere per strada per poi essere magari arruolati dai terroristi e concludere la loro esistenza come attentatori kamikaze. Noi stiamo solo cercando di offrire loro un’alternativa, che cosa c’è di sbagliato?". Quanto viene spiegato dall'organizzazione è che sino a questo momento sia stata trovata una casa per circa quindi piccoli: "Troviamo queste piccole creature negli angoli delle strade, nei cesti dell’immondizia, alcuni morti, altri con il corpicino devastato dai morsi di animali randagi. Perché impedire che qualcuno provi a regalare loro un futuro diverso?".

Di per sé la protesta non potrà che garantire lunga vita al programma, che resterà controverso aldilà di tutto. Nel frattempo Hussain, proprio in virtù del successo strepitoso e aldilà delle aspettative di cui gode il programma, in onda per sette ore giornaliere e che di fatto invade il palinsesto televisivo, sta pensando già ad altri episodi: "Le malelingue non mi interessano. L’obiettivo del mio programma va ben oltre: voglio contribuire a riunificare questa nazione fratturata, dilaniata dalla violenza, dall’intolleranza religiosa e dal terrorismo. E’ solo un piccolo passo, ma spero siano in molti a seguire il mio esempio”. 

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