Quarto Grado riparte da Avetrana: intervista a Misseri sul luogo del delitto
Quarto Grado è pronto a ripartire, arricchito del laboratorio in studio e della presenza di più esperti ed opinionisti a commentare i temi delle diverse puntate. Il primo appuntamento sarà quello di venerdì, 9 settembre, che potrebbe rappresentare una partenza boom del programma di Salvo Sottile con un'intervista che riaccende i riflettori tv sul caso di Avetrana: ritornando sul luogo del delitto, l'inviato Simone Toscano e la troupe di Quarto Grado hanno rincontrato Michele Misseri, lo zio passato da orco a vittima delle sue donne, che ancora insiste nel voler essere giudicato unico colpevole.
PARLA MISSERI, A UN ANNO DALLA MORTE DI SARAH: A un anno e poco più dalla tragica morte della ragazzina di Avetrana, i protagonisti dell'atroce delitto consumatosi nella cittadina pugliese non son cambiati: le verità relative si sono alternate e accavallate nei cerchi giudiziari e mediatici, ma l'unica e sola verità non è ancora venuta a galla. Per Misseri è ancora il tempo di ribadire la sua colpevolezza e lo fa dinanzi all'altarino costruito da lui sul luogo del delitto, là dove Sarah sarebbe morta. Una foto al centro, circondata da santini e un rosario, ricorda la piccola vittima proprio nel punto di non ritorno della sua vita e a dedicargli questo altarino alla memoria è colui che si proclama il suo carnefice: una contraddizione come le tante rintracciate in questo delitto, che sembra nascondere ancora la sua soluzione. Prega il miracolo, Misseri, ma è una richiesta sorprendente, la sua: vuole essere creduto dai magistrati e da chi indaga sulla complicità di sua moglie Cosima e di sua figlia Sabrina, escludendo Michele dal compimento del delitto.
IL RITORNO DI QUARTO GRADO: La prima puntata della nuova stagione di Quarto Grado non placa la sete di verità del programma di Sottile, che riparte con il caso Avetrana, noncurante delle polemiche e critiche ricevute da una certa tipologia di tv, che indigna giorno per giorno diversi telespettatori, senza dimenticare la sospensione del processo di Avetrana anche per eccessiva intromissione dei media. La trasmissione di Rete 4, però, fa intendere che il suo percorso rivelativo e informativo, parallelo a quello giudiziario, non si fermerà, bensì proseguirà imperterrito, alla ricerca di nuovi particolari e indizi, nella ricerca delle verità nascoste della cronaca nera italiana.
E intanto la famiglia Scazzi e la sua povera Sarah non trovano ancora pace, costretti ad assistere al gioco delle parti, al rimbalzo di accuse e dichiarazioni e alle immagini di un altarino di contraddizioni che scava nelle ferite, infierendo sul dolore.