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Programmi e TG Rai saltati causa sciopero, le motivazioni: “Carenza personale e contratti pirata”

A causa di uno sciopero dei dipendenti del centro di produzione Rai di Roma, la ripartenza del palinsesto Rai dopo la pausa estiva è messa fortemente a rischio. Saltate le edizioni di Uno Mattina e Agorà, saranno garantite solo le edizioni principali dei Tg1, Tg2 e Tg3, ma in versione ridotta. Lo sciopero, indetto dalla CGIL, porta l’attenzione sulle difficoltà incontrate dai lavoratori dell’azienda, come spiega chiaramente l’esponente CGIL Rai Dino Oggiano a Fanpage.it: “Vogliamo capire qual è il futuro dell’azienda da qui a tre anni. Ci aspettiamo che l’amministratore delegato ci chiami”.
A cura di Ilaria Costabile
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Il 13 settembre doveva essere la data della ripartenza della nuova stagione televisiva in Rai, ma in realtà così non è stato. Sin dalle prime ore del mattino, la programmazione ha subito dei cambiamenti e le trasmissioni previste come Uno Mattina e Agorà sono saltate. La motivazione risiede in uno sciopero dei dipendenti del centro di produzione di Roma che, quindi, ha compromesso e con molta probabilità continuerà a compromettere la messa in onda regolare di tutti programmi, comprese le edizioni del Tg sulle varie reti della tv pubblica.

La natura dello sciopero in Rai

Lo sciopero è stato indetto dalla RSU unitaria della Produzione TV di Roma, eletta nelle liste SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL, FNC-UGL, SNATER, LIBERSIND, e Fanpage.it ha raggiunto Dino Oggiano, il quale ha spiegato le motivazioni che hanno portato il sindacato a rivolgere l'attenzione su certe tematiche e problemi insoluti degli ultimi anni. Lo sciopero, stando alle sue parole, è volto a tutelare e garantire un miglioramento delle condizioni lavorative dei dipendenti:

Lo sciopero parte da problemi endemici e riguarda il Centro di Produzione di Roma. In Rai c'è una carenza di personale, l'azienda non ha seguito il percorso di avvicinamento per i dipendenti e questo comporta un ricorso agli appalti che si trascinano non pochi problemi. A questo si aggiunge l'utilizzo di contratti che noi definiamo ‘pirata', senza girarci troppo intorno, di sfruttamento. Per quanto riguarda i programmi di punta della rete, ci sono dei problemi di adeguamento tecnologico, carenza di organico e valorizzazione delle risorse interne con un mancato rinnovo dei contratti di lavoro, eravamo vicini alla firma dei nuovi contratti con la vecchia amministrazione. Tutti questi temi li riportiamo al nuovo managment, speriamo in un confronto perché è doveroso riconoscere queste problematiche.

Stando ai primi dati, sebbene piuttosto acerbi perché rilevati dalle prime ore di stamane, l'adesione allo sciopero è stata piuttosto consistente. In questa prima fase, ribadisce Oggiano, non è stata mandata una richiesta di incontro con il CdA dell'azienda, sebbene sia la conseguenza sperata dopo uno sciopero che nasce da una necessità ben precisa: "Questa azienda ha bisogno di un piano industriale ed editoriale e al momento non è possibile inquadrarla in un piano chiaro. Vogliamo capire qual è il futuro dell'azienda da qui a tre anni. Ci aspettiamo che l'amministratore delegato ci chiami". 

Quali programmi salteranno

Lo sciopero si protrarrà per l'intera giornata, ma ci saranno comunque delle fasce di informazione garantite. Probabile, quindi, che anche i programmi previsti per il primo pomeriggio come "Oggi è un altro giorno" e "Detto Fatto" non vadano in onda e siano a rischio ripartenza. Si tratta delle edizioni principali del telegiornale sulle tre reti Rai, ma la durata di ogni edizione sarà ridotta, quindi rispettivamente:

-Rai1 garantita edizione del Tg alle 13:30 e alle 20

-Rai2 garantita edizione alle 13 e alle 20:30

-Rai3 edizione delle 14:20 e delle 19.

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