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Presa diretta mostra un calcio a pezzi: le grandi inchieste di Rai3

Il programma condotto da Riccardo Iacona è penetrato nelle maglie dell’inchiesta su Scommessopoli arrivando a Singapore, per mostrarci dove tutto comincia. Con alternative così, c’è poco rimpianto per Report.
A cura di Andrea Parrella
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Sia lodata RaiTre, che da anni si presta a salvare ogni blanda domenica sera. Da anni, oramai, l'alternanza costante di Report e Presa Diretta costituisce una scelta vincente per la terza rete, senza pericolo alcuno di ripetizioni e, soprattutto, senza che l'uno faccia rimpiangere l'altro. Ieri sera è stata l'ennesima dimostrazione che fosse così, con l'inchiesta di Riccardo Iacona dedicata allo scandalo cosiddetto di Scommessopoli. Un tema battuto pochissimo nell'ambito di inchieste televisive (anzi, fino a ieri praticamente inesistente dall'agenda giornalistica) che Presa Diretta ha affrontato con scrupolo, intelligenza e, non ultimo, una sostanziosa dose di coraggio, nella puntata intitolata Ladri di Calcio.

Capaci a scandagliare l'intero sistema delle scommesse sul calcio, sono andati sino alla fonte di quel problema che viene fatto passare, nei confronti dell'opinione pubblica, come una questione infinitamente più piccola rispetto all'enormità che realmente si rivela essere. Una questione che ha nell'Italia un semplice punto periferico e che arriva dall'altra parte della terra, fino a Singapore, lì dove Federico Ruffo è giunto a fare domande quasi fin dentro casa di capoclan malavitosi e gestori di grossi giri di scommesse internazionali. Oppure in Germania, dove Alessandro Macina ha sentito gli esperti delle grandi agenzie di scommesse internazionali. Una volta compreso che la partita è di proporzioni enormi, si è tornati in Italia, per capire il peso  di consenso che il fattore calcio può costituire a favore di clan malavitosi. Immenso l'interesse di questi ad appropriarsi di società e piazzare delle proprie cellule apparentemente invisibili nel mondo del calcio (fatti i nomi, ad esempio, dei calciatori Aronica e Sculli) così da potersi rendere abili a veicolare gli eventi sportivi.

In pratica, RaiTre ieri sera s'è fatta megafono di qualcosa che la maggior parte degli appassionati di calcio, chi più chi meno, si limitano a presumere e, comunque, ad accettare di buon grado. Inoltre il valore delle inchieste è sostenuto da un'ammirevole capacità narrativa e splendidi montaggi che paiono esser divenute le cifre della scuola giornalistica di tutta la rete. Negli ascolti (circa 1,5 mln di telespettatori) Iacona si tiene ancora a debita distanza dai livelli raggiunti dal programma di Milena Gabanelli, capace spesso di dettare l'agenda politica di inizio settimana del paese, ma va pur detto che Presa Diretta esiste solo dal 2009 e che i presupposti di una crescita esponenziale, vista la qualità, sono più che auspicabili. Per il momento, restano sonori complimenti.

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