Porta a Porta speciale per i 25 anni, Bruno Vespa celebra il suo talk show
Poco meno di un mese fa Porta a Porta ha festeggiato i 25 anni di vita e il 17 febbraio Bruno Vespa condurrà uno speciale celebrativo del quarto di secolo della trasmissione. La messa in onda è prevista dopo una puntata "lunga" de I Soliti Ignoti e andrà in onda a partire dalle 22.20, evidentemente studiata per ripercorrere gli ultimi 25 anni per immagini.
Era il 22 gennaio del 1996 quando andava in onda per la prima volta Porta a Porta. Da allora il programma di Bruno Vespa ha segnato un'era della storia televisiva italiana, imponendo per anni la propria centralità sul dibattito politico – per anni l'epiteto del programma era quello della terza camera, proprio in quanto teatro in cui i due parlamenti si radunavano per il terzo tempo – e sviluppando un'identità camaleontica che ha fatto sì Porta a Porta si adattasse alle più svariate circostanze, diventano un contenitore generalista più che un semplice programma di approfondimento politico e di attualità.
Dal contratto con gli italiani ai plastici
Dallo spettacolo all'alimentazione, dalla cronaca nera allo sport, al campanello di Vespa ha suonato praticamente chiunque, compreso il Papa. La telefonata di Giovanni Paolo II in diretta resta uno dei momenti più significativi della storia della trasmissione, che annovera anche altri momenti e immagini popolari, dal Contratto con gli italiani firmato da Silvio Berlusconi per le elezioni del 2001, dal faccia a faccia tra lo stesso Berlusconi e Prodi di 5 anni dopo, ai vari plastici (su tutti quello di Cogne) diventati di Porta a Porta un segno di riconoscimento.
Da Grillo alle polemiche per i Casamonica
La trasmissione è certamente cambiata nel corso degli anni, smarrendo la rilevanza di un tempo, complice soprattutto l'evoluzione dei palinsesti televisivi, che ha spostato e compresso lo spazio della seconda serata. Non è un caso che la puntata celebrativa dei 25 anni del programma inizi alle 22.20, "in memoria" dell'orario che una volta segnava l'inizio della seconda serate televisiva. Non è tuttavia mancato uno spirito di adattamento di Vespa, che ha saputo piazzare i suoi colpi anche negli ultimi anni, dall'intervista di Beppe Grillo – l'unica che il fondatore del Movimento 5 Stelle abbia rilasciato in un talk show negli ultimi anni – e il confronto tra Matteo Salvini e Matteo Renzi del 2019. Ed ha saputo attirare anche aspre critiche, come quelle successive all'intervista ai Casamonica. Polemiche alle quali Vespa aveva risposto così:
Lo scopo era esattamente l’opposto che proteggerli. La gente doveva toccare con mano il potere di questa cosa. Soltanto da quell’intervista a Riina si è capito come un grande bandito ha potuto girare indisturbato a Palermo, andando in ospedale alla nascita dei figli, alle comunioni e sulla spiaggia. Professionalmente rivendico quelle interviste.