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Pirateria Tv, Mediaset Premium risarcita con 5 milioni di euro per la Serie A 2015-2016

Nelle scorse ore è arrivata una sentenza del Tribunale delle Imprese di Milano, emessa nei confronti del sito “Calcion”, riferita ad un illecito che si è prodotto nel corso della stagione di Serie A 2015/16, quando la piattaforma trasmetteva illegalmente in streaming le partite del massimo campionato italiano di calcio.
A cura di Andrea Parrella
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Mediaset riceverà un risarcimento da 5 milioni dal gestore di un sito che trasmetteva illegalmente le partite di calcio quando Premium era in possesso dei diritti televisivi. Stando a quanto riporta Il Sole 24 Ore, a stabilirlo è stata una sentenza del Tribunale delle Imprese di Milano, emessa nei confronti del sito "Calcion" e riferita ad un illecito che si è prodotto nel corso della stagione di Serie A 2015/16, quando la piattaforma trasmetteva illegalmente in streaming le partite del massimo campionato italiano di calcio. Stagione nel corso della quale a detenere un pacchetto dei diritti era proprio Premium, la piattaforma poi dismessa da Mediaset.

La sentenza dei giudici recita, appunto, che “La trasmissione abusiva delle partite in live streaming su internet effettuata in contemporanea alla diffusione da parte del titolare dei diritti sulla piattaforma è una fonte di grave ed irreparabile pregiudizio per Mediaset“. I giudici hanno basato la valutazione dei danni su una serie di parametri ricavati da un consulente tecnico, che ha stimato come prezzo medio di vendita di ogni singolo evento di Serie A da parte di Mediaset  nella cifra di 10 euro. Cifra connessa al milione e più di utenti che si sono collegati sul sito illegale nel corso di quella stagione di Serie A per guardare gratuitamente i match di Serie A.

Il problema della pirateria resta importante e, al netto della pandemia, continua a imperversare il fenomeno delle Iptv. Si tratta di un sistema che, convertendo il segnale analogico della paytv, lo trasforma illegalmente in segnale web-digitale. Risale al settembre scorso un'imponente operazione di polizia finalizzata a smantellare il sistema, che ha visto coinvolte circa 5.000.000 solo in Italia, utenti che sono poi stati oscurati. Impressionante è anche il volume di affari stimato in oltre 2 milioni di euro al mese.

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