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Pippo Baudo riceve il premio alla carriera: “GF programma diseducativo, basta format stranieri”

La dura analisi del decano della tv italiana, durante la consegna del premio alla carriera all’università e-campus a Milano. Baudo commenta anche il Sanremo di Baglioni e si dice pronto a tornare in tv.
A cura di Valeria Morini
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Premio alla carriera per Pippo Baudo, assegnato dall'università e-campus il 24 gennaio a Milano. Lo storico conduttore, 82 anni il prossimo 7 giugno, ha ritirato con gioia il riconoscimento, attribuito al 59esimo anno di carriera. Alla consegna, Baudo non ha mancato di fare un'analisi decisamente spietata della televisione contemporanea, dicendosi al contempo pronto a un ritorno sul piccolo schermo. Nettissima la sua presa di posizione nei confronti di programmi come il Gf, in quanto esempi di format non originali e italiani, bensì importati dall'estero. Queste le dichiarazioni riportate dall'Ansa.

Bisogna abolire i format stranieri. I format stranieri sono frutto di autori che parlano per una certa cultura, mentre noi facevano varietà realizzati e prodotti in casa. Dalla Bbc, dalla Francia e dalla Spagna venivano a vedere cosa facevamo noi. Invece questi programmi come il Grande Fratello sono un po' diseducativi: il pubblico ci casca e li segue, ma noi dobbiamo fare altri programmi. Non voglio essere sciovinista, ma la tv deve avere un po' di nazionalismo.

Sul Festival di Sanremo di Claudio Baglioni

Inevitabile il commento di Baudo al prossimo Festival di Sanremo condotto da Claudio Baglioni, con Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino, che si terrà dal 6 al 10 febraio. Il decano della televisione italiana è stato al timone della kermesse musicale per ben 13 edizioni, ancora oggi il record assoluto. Le sue aspettative per la nuova conduzione, come ha dichiarato a margine della premiazione (vedi video sopra) sono alte:

Sono amico di Baglioni, l'ho conosciuto quando era un dilettante arrivò secondo a una gara a Ostia. Ho assistito alla sua grande esplosione artistica. È un compositore sensibile, interprete molto elevato e può fare un bel festival.

Il suo consiglio è "non pensare di avere trenta canzoni bellissime, perché è impossibile. Ne bastano tre o quattro per fare la storia di un festival, le altre sono corona". Baudo spiega anche come gestire l'ansia da festival: "I primi tre minuti sono tremendi a Sanremo: pensi ti crolli il mondo addosso, ma superato quelli è tutto in discesa".

Le nuove idee di Baudo per la tv

Dopo l'esperienza a Domenica In nel 2016-17, Baudo non è stato richiamato nel contenitore domenica Rai per l'edizione in corso e il suo posto è stato preso da Cristina Parodi, con risultati non certo esaltanti in termini di ascolti. La Rai non sembra al momento interessata a un ritorno del suo volto storico, ma è proprio lui a proporsi per un nuovo progetto: "Chi mi vuole mi ha. Ho delle idee nuove, abbastanza in linea con i tempi, di alto profilo culturale. Ancora posso dare".

Mai in politica

Infine, Baudo ha commentato la scelta di non darsi mai alla politica: "È una vita che mi tirano per la giacca per farmi entrare in politica, ho sempre detto di no. Non perché la politica non mi interessi, anzi, chiedo agli italiani di andare a votare alle prossime elezioni. Ma quando un artista diventa politico diventa di parte. Un artista deve appartenere a tutto il pubblico, non a una parte di esso".

Questa la motivazione del premio alla carriera assegnato da e-campus: "Una carriera tra le più longeve e versatili della storia non solo dello spettacolo, ma della cultura tutta del nostro Paese. Questo riconoscimento, intenzionalmente attribuito a un grande artista e protagonista italiano a 59 anni dal suo esordio, rappresenta un augurio speciale che eCampus vuole fargli nel giorno dell'inaugurazione della nuova sede di Milano".

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