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Pippo Baudo: “Io e Katia Ricciarelli non ci sentiamo più”

Ospite del programma di Maurizio Costanzo ‘L’intervista’, Pippo Baudo ha ripercorso le tappe salienti della sua vita spaziando dal privato alla lunga e brillante carriera.
A cura di Daniela Seclì
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Pippo Baudo è stato ospite della puntata de ‘L'intervista' trasmessa giovedì 1 febbraio. L'amatissimo conduttore ha ripercorso alcune tappe della sua lunga e brillante carriera. Si è soffermato brevemente anche sulla sua vita privata. Ecco cosa ha dichiarato sulle donne che gli hanno fatto battere il cuore:

"Ho avuto dei grandi amori. Tre, importanti: Angela Lippi, la madre di Tiziana mia figlia e poi Alida Chelli che è stata una donna importante veramente, era una donna eccezionale… e poi Katia Ricciarelli con la quale ho avuto un matrimonio durato molti anni. Con Katia non ci sentiamo più. Se credo ancora nell'amore? Io ci credo, anche se ormai è troppo tardi per me e devo dirti che gli uomini di una certa età che s’innamorano di donne di 35-40 anni meno di loro mi fanno un po’ tristezza e quindi sinceramente a quello non penso più…meglio sfogliare l’album dei ricordi".

È di Pippo Baudo il record di ascolti del Festival di Sanremo

Nel 1987 la finale del ‘Festival di Sanremo' condotta da Pippo Baudo registrò ascolti da capogiro, precisamente 18.300.000 spettatori pari al 77.50% di share. Quell'edizione fu vinta da Gianni Morandi, Enrico Ruggeri e Alberto Tozzi con il brano ‘Si può dare di più'. Pippo Baudo ha commentato:

"È stato un successo enorme, un record difficilmente superabile e raggiungibile. Allora l’Italia si bloccava per Sanremo, abbiamo creato un clima di attesa per i cantanti, per la gara…Adesso, martedì prossimo, c’è la prima puntata, auguro a Claudio Baglioni tutto il meglio".

Il palazzo ceduto a Berlusconi per risolvere il contratto

Negli anni '80, Berlusconi volle Pippo Baudo a Mediaset (ai tempi Fininvest) proponendogli il ruolo di direttore artistico: "Gli dissi non è il caso direttore artistico, toccherò tanti colleghi. Berlusconi disse: ‘No devi fare il direttore artistico'". Costanzo, allora, ha svelato un retroscena: "È vero che Berlusconi ti nominò direttore artistico ma è altrettanto vero che andava in giro dicendo ‘Non vi preoccupate…è il direttore artistico però l’importante è averlo in famiglia'". Pippo Baudo, infatti, si rese conto ben presto che la sua era "una medaglia di cartone". Per risolvere il contratto in esclusiva che aveva con Fininvest dovette cedere il suo palazzo:

"Sì è vero, perché la penale l’aveva stabilita lui. Lui conosceva già l’esistenza di questo palazzo e mi ha detto tu mi dai il palazzo e siamo a posto…io ero ad Arcore  e si presentò un notaio che aveva già redatto l’atto notarile e ho firmato. Cosa penso quando passo davanti a quel palazzo? C’è un ordine perentorio a chi mi accompagna di cambiare strada".

La lite tra Pippo Baudo e Bruno Vespa

Infine, Pippo Baudo ha parlato della lite avuta con Bruno Vespa. Piccoli attriti che a quanto pare non si sarebbero più risanati: "Con Bruno Vespa abbiamo avuto degli screzi. Quando non c’è empatia reciproca meglio restare come siamo. Se ho amici in Rai? Il termine amico bisogna usarlo con parsimonia".

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