Pippo Baudo: “Il mio tumore curato grazie allo iodio radioattivo di Cernobyl”
Pippo Baudo è l'ospite speciale de "La strada dei miracoli" di Safiria Leccese nella puntata dove Alessandro Cecchi Paone si è reso protagonista di un accesso dibattito sui presunti prodigi di Padre Pio. Lo storico conduttore si racconta senza freni, racconta la sua esistenza e la sua battaglia che ha condotto contro il cancro alla tiroide negli anni '70. Una battaglia che alla fine ha vinto.
Sono stato operato tante volte ed ho sofferto tante malattie. Ad un certo punto della mia vita ho scoperto di avere avuto un cancro alla tiroide ed ho vissuto una vita preoccupatissima. Avevo il cancro e facevo la prima "Canzonissima" della mia vita, erano gli anni '70. Prendevo una tiroide naturale, dai maiali, e non era una cura sicura. Chiusi quella trasmissione salutando tutti, andando a cena con i colleghi, avevo con me la borsa con la vestaglia e andai in clinica.
"Mi sono salvato grazie allo iodio radioattivo"
Pippo Baudo ha rivelato che il suo tumore è stato curato grazie allo scoppio della centrale di Cernobyl. Scoprirono in quei giorni che il sodio radioattivo, che creò danni enormi, faceva nascere i bambini grassi perché senza tiroide.
Mi hanno operato ed è successa una cosa stranissima. Scoppiò la centrale di Cernobyl che mandò in aria lo iodio radioattivo, che creò danni enormi, tutti i bambini nascevano grassi e senza tiroide. Un professore andò a Cernobyl e visitò questi bambini. Fece un ragionamento semplice: se io dò agli ammalati di tiroide lo iodio radioattivo, questi ammalati guariranno. Mi portarono a Pisa, dove c'erano tanti ricoverati come me e mi chiesero se volessi fare un'esperimento con loro. Accettai.
Dopo sette giorni di isolamento, i dottori lo visitarono e scoprirono che questo iodio radioattivo aveva completamente ammazzato la tiroide malata di Pippo Baudo. Un miracolo della scienza, insomma, per tendere la mano ad Alessandro Cecchi Paone ad inizio puntata.