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Cecchi Paone contro il fazzoletto di Padre Pio: “La scienza non accetta cose simili”

Il giornalista ed ex conduttore de “La macchina del tempo” è protagonista di un acceso dibattito sul fazzoletto di Padre Pio: “Rappresenta una religiosità che aveva bisogno di miracoli e che adesso non esiste più”.
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Alessandro Cecchi Paone contro tutti a "La strada dei miracoli", programma che indaga i misteri della fede. Il giornalista e professore si ritrova in un "solo contro tutti" alla presenza di differenti esponenti religiosi e credenti, su tutti Paolo Brosio. Proprio con l'ex inviato di Rete 4, l'ex conduttore della "Macchina del Tempo" si rende protagonista di un infervorato dibattito. Asserisce, in effetti, che non è più possibile confondere la religiosità e l'esser credenti con le manifestazioni "miracolose". Monili ed oggetti, come il fazzoletto su cui vi è raffigurato il volto del Santo, sono cose che non possono più coesistere nel 2015, stando ad Alessandro Cecchi Paone.

Non stiamo a perdere tempo appresso ai fazzoletti dipinti da Dio e cose così. Tutti sono a favore della miracolosità di Padre Pio, non della sua santità, non mi permetto di dire nulla. Tutti quanti qui sono devoti di Padre Pio, sono l'unico che cerca di rappresentare l'Italia del 2015. Padre Pio rappresenta una religiosità che aveva bisogno di prodigi e di magie, cose prima della Seconda Guerra Mondiale. Non posso commentare un'ora di cose che hai fatto vedere dandole per buone.

Paolo Brosio non ci sta e replica, attaccando Cecchi Paone: "Non puoi contestare la mia fede". Intanto Luigi Garleschelli dell'Università di Pavia mostra come "costruire" un miracolo:

Il fazzoletto di Padre Pio è stato un oggetto esposto per un po' e poi sparito, sono state fatte delle analisi. Noi in via ipotetica possiamo prendere un fazzoletto e lo pinziamo in modo da tenderlo bene su una asticella. Prendiamo l'immagine di un volto barbuto e lo appoggiamo a faccia in giù sulla tela e teniamo fermo anche questo. Adesso, è una cosa che fanno anche i ragazzi: abbiamo un solvente, quindi basterebbe bagnare bene un batuffolo di cotone con questo solvente e poi strofinarlo sul foglio, quindi il solvente scioglierà una parte dell'inchiostro e l'inchiostro passa attraverso la carta e lascia una impronta sul nostro fazzoletto.

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