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Pippo Baudo boccia la tv di oggi: “Cattelan? Oggetto misterioso, vada in Rai per fare il salto”

Pippo Baudo sarà direttore di rete per un giorno. A dargli carta bianca è stata Rai Storia per cui curerà il palinsesto per 24 ore. In un’intervista il conduttore ha ripercorso un po’ quella che è stata la sua carriera, parlando dei successi, degli errori, e bocciando la tv di oggi, rimandando anche Cattelan: “È un oggetto misterioso”.
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Pippo Baudo sarà direttore di rete per un giorno. A dargli carta bianca è stata Rai Storia, ma in un'intervista al Corriere il conduttore e pezzo di Storia della televisione italiana, si schermisce e dice che questa cosa vale per un giorno, ma sarebbe impossibile farlo come lavoro. Troppa pressione, ma soprattutto il problema di meriti e critiche. Pippo Baudo, infatti, lo spiega molto semplicemente: "Me lo hanno chiesto tante volte – spiega -, anche a Rai1, ma ho detto sempre di no. La vita dei direttori di rete è difficilissima: gli errori vengono imputati a loro, i successi agli altri". Eppure se c'è qualcuno che in Italia la televisione l'ha fatta nei vari sensi di questo termine, è proprio lui: il suo tocco è praticamente ovunque, dalle prime serate del sabato, i contenitori della domenica, fino, ovviamente al Festival di Sanremo, per cui ha il record di conduzioni, Baudo ha plasmato un bel pezzo dell'intrattenimento televisivo del nostro Paese.

Baudo e la tv odierna inguardabile

Ha attraversato decenni di Storia, incontrando praticamente tutti i personaggi più importanti del mondo culturale italiano. Ha ricordato un pilastro come Edoardo De Filippo, ma ha anche ripercorso l'amicizia con Raimondo Vianello e Sandra Mondaini, eppure, non ha parole buone per la televisione di oggi: "Anche se sono stati molto gentili a replicare due volte la mia festa di compleanno, la televisione in questi giorni è inguardabile, tutto già visto, solo repliche. E il virus c’entra fino a un certo punto, la tv estiva è sempre stata così ed è una cosa che ho sempre rimproverato alla Rai" dice Baudo, che spiega come questo discorso possa valere per una tv commerciale, ma non per il servizio pubblico.

Pippo Baudo su Alessandro Cattelan

Guarda agli anni della giovinezza con un po' di malinconia ("Gli anni della giovinezza passano tutti di corsa, poi cresci e ogni anno in più diventa una bottarella"), si pente per aver bocciato Fiorello ("Forse ero geloso" scherza), benedice il secondo Sanremo ad Amadeus e Fiorello, e rimanda a settembre Alessandro Cattelan, da molti visto come presente e futuro della tv italiana: "Lui è un oggetto misterioso per me. È un ragazzo colto, che parla benissimo inglese, però gli manca qualcosa. Forse dovrebbe avere il coraggio di fare il salto in Rai".

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