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Piero Angela e i 40 anni di Quark: “Quando la scienza in Tv faceva 9 milioni di telespettatori”

Sono trascorsi 40 anni dalla prima volta in cui andò in onda la rubrica Quark, ideata da Piero Angela e trasmessa in seconda serata. Il programma, esportato in oltre 40 paesi al mondo, è diventato una colonna della nostra Tv, come ha raccontato il giornalista: “Temevano che non avrebbe fatto grandi ascolti”.
A cura di Andrea Parrella
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Sono passati esattamente 40 anni dalla prima puntata di Quark, un programma televisivo che ha lasciato il segno sulla storia della televisione, soprattutto per la capacità di sapersi rinnovare costantemente, non perdere mai il contatto con i telespettatori e allevare generazioni di giovani al sapere, educandoli ad una modalità di apprendimento semplificata, ma no di certo banalizzata.

Questo lo sa anche Piero Angela, 92 primavere e una freschezza mentale mai smarrita, come dimostra ogni qualvolta rilasci un'intervista o, semplicemente, perché alla sua età continua a pensare e contribuire alla creazione di nuovi progetti adatti alle nuove piattaforme, come il suo Superquark+ di recente fattura. In un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, Angela ha raccontato l'emozione di quel debutto quella prima volta in cui suonò per la prima volta la celebre sigla, l'aria sulla quarta corda di Bach (scelta, questa, dipesa anche dalla sua immensa passione per la musica).

Eravamo andati tutti insieme a vedere il programma a casa di uno degli autori – racconta Angela, parlando di quella messa in onda in seconda serata – intrecciando le dita perché era una novità per l’epoca. Però andò molto bene: avevamo fatto 9 milioni di spettatori.

Lo scetticismo iniziale della Rai

Orgoglioso dei tanti che negli anni lo hanno ringraziato per aver ispirato le loro carriere scientifiche, o semplicemente aver aperto loro la mente, Angela venne accolto da una certa insicurezza iniziale dei vertici Rai: "Lo proposi io e con un po’ di scetticismo mi dissero di farlo: temevano che non avrebbe fatto grandi ascolti. Ma io, che da qualche anno facevo documentari, avevo voglia di misurarmi in un progetto di respiro più ampio".

Quark esportato in 40 paesi del mondo

Un programma televisivo che ha avuto fortuna anche all'estero (40 i paesi del mondo in cui è stato venduto) soprattutto perché, come spiega Angela, registrava ogni puntata in tre lingue: italiano, inglese e francese. E scherza: "Ho ricevuto diverse cassette in cui parlo perfettamente giapponese o arabo!". Da uomo di scienza non bada a sentimentalismi e ricorrenze, il solo festeggiamento per i 40 anni di Quark sarà quello di continuare a lavorare a una nuova serie di Superquark+: "dieci puntate sull’amore, dall’innamoramento alla gelosia al tradimento alla sessualità".

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