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Pierfrancesco Favino interpreta il suo Generale Della Rovere su Raiuno

Domenica 9 e lunedi 10 ottobre nella miniserie di Raiuno Pierfrancesco Favino sarà il Generale Della Rovere, il ruolo che fu di Vittorio De Sica nel film di Roberto Rossellini tratto dal racconto di Indro Montanelli.
A cura di laura tortora
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Favino sarà il Generale della Rovere nella miniserie di Raiuno tratta dal romanzo di Indro Montanelli.

A distanza di più di 50 anni il Generale Della Rovere torna sullo schermo (questa volta televisivo) e ad interpretare Giovanni Bertone ci sarà Pierfrancesco Savino che, ancor prima della messa in onda della miniserie, è stato inevitabilmente accostato a Vittorio De Sica, interprete dello stesso personaggio nella pellicola datata 1959 Il Generale della Rovere per la regia di Roberto Rossellini, vincitore del Leone d'oro.

Il confronto con De Sica è improponibile. Sarei un pazzo aspirante suicida solo a pensarlo. Ma è anche vero che il grande, inimitabile Vittorio fa parte del mio dna d'attore: chiunque ami il cinema e faccia questo mestiere non può prescindere da un'icona come lui che ha rivoluzionato il mondo del cinema.

Queste le dichiarazioni rilasciate da Favino all'agenzia Ansa per rispondere alle polemiche sollevate in casa De Sica da parte di Manuel il figlio compositore del celebre attore che ha duramente criticato la scelta di portare sullo schermo un remake del film, sintomo di una povertà di idee e originalità da parte degli sceneggiatori italiani.

Tanto Favino quanto Carlo Carlei, il regista del "nuovo" Generale Della Rovere, hanno invece più volte sottolineato che la miniserie di Raiuno non deve essere letta, semplicemente, come un remake della pellicola di Rossellini che è stata anzi "ampliata" in alcuni punti, ad esempio sviluppando la storia d'amore tra Giovanni e Olga (Raffaella Rea interpreta il ruolo che fu di Sandra Milo) e l'espediente della fuga dal carcere.
La scelta di riproporre la storia raccontata da Indro Montanelli nel suo romanzo nasce per Carlei dall'esigenza di proporre "in un momento in cui l'Italia è una barzelletta un modello etico che prescinde dal colore politico. Nessuno viene più giudicato per l'etica e Bertone/Della Rovere, truffatore e giocatore, ha un'etica fortissima".

http://www.youtube.com/watch?v=yEKdA2icJ3o

La trama del Generale Della Rovere

Nel 1944, in una Genova invasa dai tedeschi, Giovanni Bertone è un delinquente gentiluomo dalla grande umanità ma anche dai grandi vizi, soprattutto gioco e donne e per riuscire a concederseli non si fa scrupoli nel creare false speranze tra i familiari dei detenuti politici, chiedendo denaro in cambio della sua intermediazione presso le amicizie altolocate che possono favorirne la scarcerazione.

Il Generale Della Rovere

Mentre Bertone, sempre a corto di soldi, tenta una truffa in una casa chiusa dove ritrova Olga (Raffaella Rea), una sua vecchia fiamma, e partecipa ad una corsa clandestina con il cavallo Fosco,  sul litorale ligure sbarca il Generale Della Rovere, uno dei capi della resistenza, ucciso per sbaglio dai soldati tedeschi che avevano invece ricevuto l'ordine di catturarlo vivo. Il comandante delle SS Muller decide di non far trapelare la notizia della morte di Della Rovere per tendere una trappola ai partigiani mandando in carcere un falso generale e per questo compito viene scelto proprio Bertone, facilmente ricattabile per le truffe in cui è invischiato e soprattutto abile nel mentire e dissimulare.

Giovanni Bertone, in cambio della libertà, accetta l'offerta di Muller e viene condotto nel carcere di S. Vittore dove dovrà ottenere informazioni sulle attività della Resistenza, ma ben presto il suo compito si rivela più pericoloso del previsto. In carcere la vita di Bertone-Della Rovere è appesa ad un filo, dovendo conquistare da una lato  la fiducia dei detenuti politici e dall'altro sperare di non commettere errori o di essere riconosciuto come un impostore. Nell'orrore e nella violenza dietro le sbarre, Bertone scoprirà un uomo che forse non immaginava nemmeno di essere, coraggioso e "d'onore" al punto di sacrificarsi per non tradire i partigiani.

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