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Piccinini: “La Rai doveva precisare gli intermezzi da contratto, sennò a Bonolis l’ammazzano”

Mentre il pubblico si scagliava su twitter contro Paolo Bonolis, Sandro Piccinini (che con il conduttore romano aveva litigato nel 2005) ha provato a difenderlo: “La Rai avrebbe dovuto specificare i suoi inserimenti per contratto”.
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Nel corso della serata evento dedicata a Vasco Rossi, il pubblico su twitter si scagliava in tempo reale sui social contro la Rai e contro Paolo Bonolis, reo di interrompere le canzoni dell'artista con gli intermezzi. Il grande pubblico non era tutto a conoscenza del fatto che gli accordi commerciali per la serata erano proprio questi, e cioè di non mandare in versione integrale il concerto perché in esclusiva nei cinema.

A difesa di Paolo Bonolis è arrivato ieri sera anche Sandro Piccinini, il quale su twitter ha commentato così:

Forse la Rai doveva precisare che gli intermezzi sono da contratto, sennò a Bonolis l'ammazzano.

La lite tra Piccinini e Bonolis nel 2005

Curioso che proprio Sandro Piccinini abbia difeso Paolo Bonolis che, quando Canale 5 acquistò per la prima volta i diritti della Serie A affidando la trasmissione sportiva in chiave inedita proprio a Bonolis, non gli risparmiò asprissime critiche. Era il 2005 quando il conduttore romano entrò in polemica con la redazione sportiva di Mediaset e con il suo direttore Ettore Rognoni, utilizzando uno stile di racconto nell'ambito di quella che sarebbe dovuta essere comunque una trasmissione sportiva. In quella stagione, Bonolis presentò interviste a Bill Gates e quiz sul calcio di domenica pomeriggio, allungando uno show che sarebbe dovuto servire principalmente alla messa in onda dei gol della domenica. Piccinini, in difesa delle critiche di Bonolis al direttore Rognoni, disse:

Insultare il nostro direttore è come insultare tutti noi. Ha parlato simpaticamente di penombra. Altrettanto simpaticamente dico che troppa luce può dare alla testa.

Nei giorni successivi, Paolo Bonolis rassegnò le dimissioni da conduttore del format e, ospite di Enrico Mentana a "Matrix", disse:

Ho pensato, rendendomi conto di alcune cose, che la traiettoria da seguire nella vita è rintracciare la serenità, lavorare bene e far lavorare bene gli altri. […] Ma a me a Controcampo mi hanno dato del ricattatore e del camorrista: mi sembra esagerato. Quanto al calcio lo seguirò d'ora in poi da casa mia.

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