Piazzapulita Crack, il “Report” targato La7
La similitudine è palpabile, si può toccare con mano guardando il nuovo format col quale Corrado Formigli e La7 stanno aggirando la staffetta del giovedì sera con Servizio Pubblico, cercando una collocazione ad ambedue i contenuti che possa permettere la messa in onda dell'uno senza l'esclusione dell'altro (ecco cosa prevede il futuro prossimo "ufficiale" della rete Telecom). Da tre settimane Piazza Pulita si è plasmato su un format che è molto più inchiesta, molto meno talk. Che per la verità è onestamente un bene, vista la difficoltà riscontrata dal programma di Formigli ad emergere tra i troppi contenitori d'attualità politica, nonostante la qualità della discussione fosse sempre di un certo livello.
Se Formigli sostituisce Lerner – Ora che le voci di un avvicendamento tra Piazzapulita e L'Infedele si fanno sempre più attendibili (si scambierebbero l'attuale collocazione, il primo al lunedì sera, l'altro nella seconda serata del venerdì), la squadra del giornalista che ha fatto scuola da Santoro impacchetta prodotti di una rara efficacia, dimostrando prima di tutto d'avere fame e molte cose da dire ai telespettatori. La forma è diventata prossima ad una via di mezzo tra Presa Diretta di Riccardo Iacona e quella di Report, senza volerci girare troppo intorno. La scuola e la derivazione, in fondo, hanno comune denominatore, persino i tappeti musicali si somigliano.
Una trasformazione temporanea – Ma a dirla tutta, una presunta similarità di Piazzapulita Crack e i migliori programmi d'inchiesta non è assolutamente un elemento dequalificante. Tutt'altro. Denota semmai l'ambizione e la mancanza di timore ad essere paragonati ai modello più alti che il giornalismo italiano sia televisivamente capace d'esprimere in questo momento. Report, ad esempio, è l'orizzonte verso cui ogni programma d'inchiesta dovrebbe tendere e Piazza Pulita non ha paura di farlo, magari peccando qui e lì di un aspetto un po' acerbo e di immaturità. Tuttavia il prodotto è validissimo e ieri ha ottenuto anche ottimi ascolti in seconda serata. Allora, onestamente, non si capisce come mai questa collocazione, o meglio questo format, non divengano definitivi. Non si capisce perché La7 non voglia il suo Report e preferisca l'idea di un altro talk show che, questo si sa, resterebbe subordinato all'eco/ego di Michele Santoro.