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Peter Pan, Dumbo e gli Aristogatti sono razzisti: l’avviso di Disney+

“Questo programma include rappresentazioni negative e/o offese di persone e culture”. Sarà questo il messaggio che verrà mostrato su Disney+, la piattaforma di streaming della Disney, prima di far partire vecchi film di animazione con contenuti considerati oggi razzisti. Un’azione figlia del grande dibattito culturale che ha investito tutti i capolavori del passato prodotti in un contesto culturale diverso da quello attuale.
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"Questo programma include rappresentazioni negative e/o offese di persone e culture". Sarà questo il messaggio che verrà mostrato su Disney+, la piattaforma di streaming della Disney, prima di far partire vecchi film di animazione con contenuti considerati oggi razzisti. Tutti i grandi classici che contengono rappresentazioni fuorvianti e oggi giudicate obsolete, avranno questo messaggio. Parliamo di un ricco catalogo che comprende titoli come Fantasia, Gli Aristogatti, Dumbo e Peter Pan.

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Tutti i modelli rappresentati

Un esempio pratico restando sulla Disney: in "Le avventure di Peter Pan", film del 1953, c'è l'incontro con Giglio Tigrato e sono personaggi indigeni che parlano una lingua sconosciuta ai protagonisti. In quella scena sono contenuti stereotipi razzisti e una parola considerata tale, "pellerossa". In "Dumbo", del 1941, i personaggi dei corvi sono un omaggio agli spettacoli in cui gli attori bianchi recitavano gli schiavi neri con il volto dipinto di nero. Ne "Gli Aristogatti" (1970), c'è un personaggio di origini asiatiche rappresentato da occhi schiacciati e denti enormi. Anche quella è una visione oggi inaccettabile e che per questo necessita di essere specificata e spiegata, messa in un contesto, prima che il contenuto venga fruito. Si tratta di un piccolo gesto, molto importante per Disney che punta moltissimo sulla sua piattaforma streaming Disney+, in Italia dal 24 marzo.

Il caso Via col Vento e il dibattito culturale

È un'azione figlia del grande dibattito culturale che si è aperto negli ultimi mesi negli Stati Uniti e che ha prodotto azioni come quelle della HBO, che ha rimosso Via col vento dal suo catalogo per poi reinserirlo in una versione aggiornata ed estesa con un documentario che prova a spiegare il contesto in cui è nato il romanzo, il film e l'immagine che viene rappresentata dagli schiavi neri del tempo: "Nega gli orrori della schiavitù", c'è scritto prima di procedere alla visione.

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