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Perché la Cina ha vietato i talent show e i reality in tutto il paese

La Cina ha vietato tutte le rappresentazioni che “sviluppino idoli, spettacoli di varietà e reality show”. Una stretta messa in campo dal governo per impedire che vengano trasmessi programmi e contenuti non in linea con i valori tradizionali della cultura cinese. Nel mirino del partito, in particolare, gli artisti maschi ritenuti “effemminati” e i contenuti ritenuti sensibili che “violano la morale sociale”.
A cura di Giulia Turco
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Stop ai telent show, al cabaret in tv e a tutti i programmi che portano in scena artisti effeminati. Vietate tutte le rappresentazioni che "sviluppino idoli, spettacoli di varietà e reality show". Una stretta che il governo cinese ha messo in campo per mezzo dell'amministrazione statale per la radio, il cinema e la televisione, che con una nota ha comunicato la necessità di "correggere con forza i problemi legati alla violazione delle leggi e della morale dell'artista", così come di promuovere "l'amore per il partito Comunista e per il Paese". Già lo scorso aprile il quotidiano Benjing Daily aveva raccontato di una polemica verso gli spettacoli da cabaret e contenuti ritenuti sensibili "che violano la morale sociale", aggiungendo che uno di questi show era stato multato per termini volgari.

Stop ad idoli considerati "effemminati"

In sostanza, la Cina ha vietato alle emittenti televisive, radiofoniche e cinematografiche di mandare in onda programmi che non siano in linea con i tradizionali valori della cultura cinese. Nel mirino, nello specifico, sarebbero i nuovi idoli dei teenager, sempre più progressisti, orientati all'Occidente e alla cultura pop. Si tratta dunque, in primis, dei talent show che sfornano nuovi artisti e che portano in scena performace che talvolta possono ricalcare gli idoli che la Cina intende combattere. Da Lady Gaga a Justin Bieber, per dirne alcuni, fino ai BTS, la band K pop mal digerita dal governo cinese.

Le limitazioni sul web, il caso di Tik Tok

L'obiettivo del governo è quello di propagare valori in linea con lo stereotipo tradizionale cinese, in linea con la morale e le idee politiche del Partito. Ecco dunque che la battaglia sul piccolo schermo fa capo a quella già intrapresa in precedenza sul web, in particolare su Tik Tok, dove il governo cinese ha provveduto ad abbattere gli idoli dei giovanissimi. L'ultimo è Feng Xiaoyi, famoso influencer che si è visto bloccare il profilo con un filtro ritenuto "femminile" dopo la denuncia di diversi utenti che lo hanno definito appunto troppo effemminato.

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