43 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Per chi ha guardato Beautiful costretto da qualcuno..

La soap ha festeggiato recentemente il quarto di secolo. Ancora si continua a scavare tra i reperti per capirne l’immenso successo. Ancora, per giustificarne la visione, si additano parenti, presunti innocenti, colpevoli di averci costretto a farlo.
A cura di Andrea Parrella
43 CONDIVISIONI
Immagine

Ho visto un uomo di mezza età chiedere ad un altro uomo di mezza età cosa avesse poi fatto, nell'ultima puntata, Ridge (l'attore Ron Moss, in foto). Ho visto l'interlocutore imbarazzarsi, ma rispondere con seriosa ironia su ciò che fosse accaduto, sugli eventi verificatisi nella recente trasferta in Puglia del cast di Beautiful. L'ironia era più seria di una semplice ironia. Ho visto e sentito auto assoluzioni a questa pratica liturgica della soap all'ora di pranzo, come sempre condizionati dalle mogli casalinghe che ne imponessero la visione. Mi sono chiesto se non ci sia stato, storicamente, un patto tacito tra moglie e marito, in cui lui garantisse la forza lavoro pur di buscarsi il silenzio e l'accettazione della consorte ad assumersi la responsabilità dell'invasione in casa di una tale cosa alienante.

Ho visto, più che altro sentito, in un giorno di inizio estate, la sigla di Beautiful in una casa in lontananza. Ho percepito la familiarità verso ciò che si conosce intimamente a menadito, col sorriso sulle labbra. Ho concluso di aver preso parte a quest'orda, io stesso, quasi con fierezza, almeno nella facoltà di poter giudicare. Si aggiunga che non sono mai stato sposato. Anch'io sono stato vittima (o forse artefice) del patto con una madre che mi ha imposto, o ha finto di impormi, quella sigla per molti anni. Mi sono chiesto, subito dopo, se Beautiful abbia ancora le stesse capacità nell'era del digitale, se esisteranno ancora generazioni che si diletteranno in questa abitudine. Per un'endemica nostalgia, immaginando un esito negativo a questa domanda, l'ho quasi percepita come una defaianza, un danno eventuale per le future leve.

Rinsavito dal fatto che non fosse assolutamente così, ho consultato gli ascolti recenti di Beautiful, rendendomi conto che i risultati  confermano l'assoluto primato della soap, non importa di quale angolo del globo si stia parlando, non importa di quale offerta televisiva differenziata pervenga. Inutile stare ad interrogarsi sulle origini di questo successo, trattasi di una stucchevole pratica ultra-ventennale. Per far sì che la questione rimanga sempre centrale, che resti argomento da bar, il gioco si è orientato su altre sponde. Nemmeno più chiedersi per quanto altro tempo rimarrà sulla cresta dell'onda questo anomalo quanto prevedibile successo.

Ci si domanderà, più che altro, quali scuse troveranno le nuove generazioni per motivare la propria dipendenza al brutto assoluto. Quali parenti verranno additati? Si continuerà a ritenere credibile il pretesto di una madre che, forse, quando Beautiful cominciò, frequentava ancora le elementari? Chi, per primo, sarà l'eroe che scaglierà la pietra inserendo Beautiful nelle cose che piacciono, senza la necessità di una scusante? Qualunque sia la risposta, resta assolutamente irragionevole l'effetto edificante che il peso del tempo riesca ad avere sulle cose, specie su quelle brutte. Specie su Beautiful.

43 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views