Patrick Dempsey muore in Grey’s Anatomy e risorge in The Limit e Fodors
Patrick Dempsey ha detto addio alla serie tv Grey's Anatomy. Per undici anni, l'attore ha vestito i panni del neurochirurgo del Seattle Grace Hospital, Derek Shepherd. Ad aprile, il pubblico americano ha assistito alla sua uscita di scena, nel corso dell'episodio intitolato "How to save a life". Il suo personaggio muore a causa di un'incidente d'auto, non prima di un ultimo struggente addio alla sua compagna Meredith Grey.
Non sembrano esserci in programma dei colpi di scena che prevedano il ritorno del dottor Stranamore. I fan, dunque, dovranno rassegnarsi all'idea di non rivederlo più girare per i corridoi con il suo camice. Patrick Dempsey, infatti, ha già chiarito di voler fare qualcosa di diverso. Shonda Rhimes aveva così commentato, la morte del personaggio:
"Derek Shepherd è e resterà un personaggio incredibilmente importante: per Meredith, per me, per i fan. Non avrei mai immaginato di dire addio al nostro Stranamore. La sua perdita sarà sentita da tutti. Ora la famiglia di Grey's Anatomy entrerà in un territorio inesplorato".
"Spero che il peso di Derek Shepherd non sia così ingombrante da limitare la mia carriera"
Ad Entertainment Weekly, Dempsey ha dichiarato:
"Shepherd è un personaggio amato, le persone non lo vogliono perdere. Lui è stato nelle loro vite per più di dieci anni e credo che sarà davvero scioccante per i fan, il modo in cui accade. Non ricordo la data in cui ho saputo della sua morte, forse è stato tra febbraio o marzo: è accaduto tutto molto rapidamente. Non ci sono state molte discussioni. E non ero proprio sorpreso. Si è trattato di un “okay, è il momento giusto”. Finite le riprese mi sono messo in macchina, ho guidato nel traffico e in due ore ero a casa".
Ma cosa ne sarà ora di Patrick Dempsey? Secondo quanto rivelato dal sito, di certo non se ne starà con le mani in mano. Potrebbe tornare sul piccolo schermo già il prossimo autunno, con una nuova serie televisiva. Inoltre, sarà protagonisti di due progetti, The Limit di cui ha detto: "È un Mad Men delle corse ambientato negli anni '60". Poi, sempre nell'ottica della sperimentazione di nuovi percorsi, sarà impegnato nello spy thriller Fodors. Nel suo cuore, un'unica preoccupazione:
"Non lo so se l'eredità di Derek sarà così ingombrante da non consentirmi di andare avanti e interpretare altri ruoli".