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“Parolacce contro donne e omosessuali”, maxi multa per lo Zoo di 105

La popolare trasmissione radiofonica condotta da Marco Mazzoli, Paolo Noise e Fabio Alisei dovrà pagare una maxi multa da 125 mila euro per l’uso reiterato di “espressioni volgari e denigratorie in particolar modo contro donne e omosessuali”. La Commissaria relatrice Elisa Giomi: “Il meccanismo della ripetizione ossessiva non determina la perdita di significato delle parole, ma al contrario ne aumenta la carica nociva e il potenziale di riproduzione”.
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L'AgCom ha deciso di sanzionare "Lo Zoo di 105", la popolare trasmissione radiofonica condotta da Marco Mazzoli, Paolo Noise e Fabio Alisei. Una maxi multa da 125 mila euro per l'uso reiterato di "espressioni volgari e denigratorie in particolar modo contro donne e omosessuali".

Il motivo della multa

Come si apprende dall'AgCom, la Commissione Servizi e Prodotti (CSP) dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha sanzionato con una multa di 125 mila euro (delibera n. 183/21/CSP) la società Radio Studio 105 S.p.a. per la diffusione di due puntate in fascia diurna del programma. È stata accertata una violazione "dell’art. 34, comma 2, del Tusmar che vieta di trasmettere ‘programmi che possono nuocere allo sviluppo fisico, mentale o morale dei minori e film vietati ai minori di anni 14'. All’interno delle due puntate sanzionate, andate in onda alla fine del 2020, sono state pronunciate, in maniera continuativa e morbosa, allusioni sessuali, messaggi di intolleranza e sono state utilizzate espressioni volgari e denigratorie rivolte in particolar modo contro donne e omosessuali".

Radio 105 già diffidata in passato

Non è la prima volta che Radio 105 viene diffidata dall'AgCom. È la stessa Autorità a ricordarlo: "per aver diffuso espressioni dal contenuto fortemente denigratorio in violazione del regolamento di contrasto all’hatespeech (Delibera n. 157/19/CONS)". La Commissaria relatrice Elisa Giomi ha commentato la delibera:

È fuori luogo parlare di uso iperbolico di espressioni grezze o di mero elemento sonoro – come hanno argomentato, a difesa delle trasmissioni sanzionate, i rappresentanti di Radio Studio 105 – perché il registro umoristico, in queste circostanze, è un’aggravante, contribuisce a creare accettazione e consenso sociale intorno al linguaggio d’odio e allo scherno sprezzante. Ugualmente, il meccanismo della ripetizione ossessiva non determina la perdita di significato delle parole, ma al contrario ne aumenta la carica nociva e il potenziale di riproduzione, come accade con i virus che più circolano più sfuggono al controllo.

Per la Commissaria relatrice Elisa Giomi, quindi, anche una coppia come Pio e Amedeo sarebbe sanzionabile, considerato il fatto che loro fanno della ripetizione ossessiva delle parole, uno strumento per condurre alla perdita del significato.

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