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Parla Mingo dopo la sospensione da Striscia: “Sono attore, non giornalista”

L’inviato, sospeso insieme al sodale Fabio per una questione relativa a presunti servizi falsi andati in onda a Striscia La Notizia, si difende con una risposta criptica fornita durante un’ospitata al Tg3. Ma perché l’essere un semplice attore dovrebbe assolvere la coppia?
A cura di Andrea Parrella
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La vicenda di Fabio e Mingo e del rapporto tra i due inviati storici e Striscia La Notizia, il programma ideato da Antonio Ricci, si infittisce sempre di più. Come noto, da diverse settimane i due inviati risultano sospesi dal programma a causa di presunti servizi truccati. Era stato il Gabibbo in chiusura di puntata, la scorsa settimana, a motivare l'esclusione dei due dal programma:

Abbiamo acclarato che il caso di qualche tempo fa della maga sudamericana non esiste, anche quella del falso avvocato era una messa in scena. E a noi questo basta. È una cosa grave, seguiranno azioni legali per accertare responsabilità. Non tutti hanno la stessa nostra sensibilità. Per esempio alla giornalista di Sky Inghilterra, che intervistava il sedicente fenomeno Golfera, non risulta sia successo niente. Tutto tranquillo anche per il giornalista Franco Di Mare, che ha intervistato un testimone finto. I panni sporchi si lavano in famiglia, ma voi siete la nostra famiglia.

In più, negli ultimi giorni, sono partite delle ulteriori verifiche anche da parte della polizia giudiziaria, che ha iniziato ad indagare sui due oramai celebrrimi servizi finiti nell'occhio del ciclone per essere presumibilmente architettati e realizzati con artifizio. Eppure i due inviati, che inizialmente si sono detti basiti dal modo in cui la trasmissione aveva deciso di escluderli dal programma, da diversi giorni affermavano di voler rimanere in silenzio rispetto a quanto accaduto, attendendo probabilmente di pronunciarsi nelle dovute sedi. Tuttavia Mingo, l'unico dei due inviati parlanti tra l'altro, ha rilasciato una dichiarazione criptica, ma sibillina, che tenderebbe ad aprire nuovi scenari sulla vicenda.

In occasione di un'ospitata al tg regionale pugliese per la presentazione del suo film infatti, l'ex inviato di Striscia ci ha tenuto a precisare la sua professione, come riportato da Il Corriere della Sera, facendo una dovuta distinzione tra il giornalista e l'attore, ciò che lui di fatto è. Ma perché l'essere dei semplici attori dovrebbe significare una sostanziale assoluzione? Senza aggiungere altro, Mingo potrebbe aver voluto intendere probabilmente che quei servizi non proprio veritieri, non fossero esattamente farina del suo sacco e che lui non facesse altro che eseguire, mettere in pratica un compito: insomma, qualcuno che legge un copione.

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