22 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Paralizzato dopo un incidente nel programma di Michelle Hunziker, Samuel Koch “si rialza in piedi”

Grazie a un particolare macchinario progettato in Norvegia, e all’aiuto del fratello fisioterapista, l’ex stuntman vittima di incidente nel 2010 nella versione tedesca di “Scommettiamo che…?” si rimette in piedi, mostrando i frutti della forza di volontà che lo ha accompagnato in questi anni. Esito che lui considera più importante a livello simbolico: “il risultato di convinzione e lotta”
A cura di Andrea Parrella
22 CONDIVISIONI
Immagine

Il video dell'incidente di Samuel Koch nella trasmissione tedesca "Wetten dass", equivalente del nostro "Scommettiamo che…" condotta da Michelle Hunziker e Thomas Gottschalk, fece il giro del mondo in poche ore. Era il 2010, il concorrente di 23 anni di Hannover doveva superare una prova molto ardita: munito di trampoli molleggiati sotto i suoi piedi doveva evitare di essere investito dalle auto in corsa attraverso dei salti spettacolari.

Qualcosa andò evidentemente storto, col risultato del ragazzo che batté la testa sull'auto, schiantandosi a terra senza dare segni di vita, davanti agli occhi terrorizzati dei presentatori e dei milioni di telespettatori che guardavano in diretta lo show.

A distanza di tempo Koch è un uomo di 31 anni che, al netto delle enormi difficoltà, sembra aver trovato una sua strada nella vita, riuscendo addirittura a rimettersi in piedi. Lo ha fatto, come riporta il Corriere della Sera prendendo spunto da un'intervista di Bild Zeitung, grazie a un attrezzo progettato in Norvegia che, dopo mesi di esercitazioni gli consente di avere, in buona sostanza, una posizione eretta. Le foto di Bild Zeitung mostrano come effettivamente Koch abbia riacquisito una propria autonomia, al netto delle limitazioni.

"Mi sono allenato molto con mio fratello che è fisioterapista", racconta l'ex stuntman, che spiega come l'attrezzo, per tenerlo in piedi, necessiti solo di un supporto dietro la sua schiena: "La prima volta mio fratello mi ha semplicemente appoggiato a un'auto". 

Koch mostra tutta la sua soddisfazione nel palesarsi in queste condizioni, per quanto ritenga l'obiettivo raggiunto qualcosa di importante a livello simbolico, più che una cosa straordinaria dal punto di vista dell'impresa portata a termine,  "il risultato di convinzione e lotta", dice lui. Non nasconde, tuttavia, di aver provato grandi difficoltà iniziali nel sapersi interfacciare all'attrezzo. Il primo momento in cui ne ha capito davvero il valore è accaduto a Verona, dove per un concerto aveva invitato la sua compagna, oggi sua moglie, Sarah: "Mio fratello mi ha sollevato dalla sedia a rotelle e mi ha messo in piedi appoggiandomi alla ringhiera. Poi ha chiesto a Sarah di avvicinarsi e li siamo rimasti in due a guardare le stelle. È stato bellissimo".  

Ma cosa fa oggi Samuel Koch? In seguito all'incidente del 2010 è stato costretto a reinventarsi e ci è riuscito, trovando una strada nella recitazione e nei libri di successo pubblicati nel corso di questi anni.

22 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views